In un post su X Elon Musk è tornato a parlare dei piani di Tesla: la multinazionale investirà oltre 500 milioni di dollari per espandere la rete dei Supercharger, le colonnine di ricarica per le auto elettriche. La notizia si collega a un’altra che ha interessato proprio questa divisione dell’azienda: una delle unit più colpite dai recenti licenziamenti di Tesla (14mila persone coinvolte in tutto il mondo) è stata proprio quella a cui oggi Musk destina oltre di mezzo miliardo di dollari.
Il team snello dei Supercharger Tesla
Come ha riportato The Verge la divisione batterie di Tesla è stata colpita da 500 licenziamenti nell’ultima tornata, in cui ha perso il posto pure la top executive Rebecca Tinucci. In Nord America la rete dei Supercharger sta di fatto diventando lo standard per quanto riguarda le ricariche di auto elettriche, con una copertura sempre più capillare.
Musk ha preferito puntare su un team più snello, in grado lo stesso di premere sull’acceleratore e ampliare il servizio (in nome della hardcore culture che domina ogni azienda del miliardario). C’è chi però paventa uno scenario simile a quello di Twitter: poco dopo aver acquisito il social per 44 miliardi l’imprenditore ha licenziato migliaia di dipendenti, costringendo chi è rimasto a tenere in piedi una struttura enorme, con risorse limitate.
C’è chi festeggia i licenziamenti di Tesla
Stando a Quartz la rete delle colonnine Tesla lo scorso anno valeva l’8% dell’intero mercato. Le stime a (molto) lungo termine di BloombergNEF riferiscono che il settore della ricarica dei veicoli elettrici varrà 127 miliardi di dollari entro il 2070 e di questa torta la fetta per l’azienda di Musk ammonterebbe a 7,4 miliardi. Nel frattempo i licenziamenti di massa stanno generando un certo movimento nel mercato del lavoro americano.
«Tesla ha appena creato la più grande opportunità di acquisizione di talenti per l’industria nella sua storia», ha esultato il Ceo di EnviroSpark Aaron Luque, a capo di una società che sviluppa infrastrutture di ricarica e che ha appena chiuso un round da 50 milioni di dollari. Diverse startup e aziende innovative si stanno infatti mobilitando per assumere gli ex dipendenti Tesla.