I tre più alti prelati cristiani in Australia, l’arcivescovo cattolico, quello anglicano e l’arcivescovo dell’arcidiocesi greco-ortodossa d’Australia hanno scritto al primo ministro Scott Morrison chiedendogli di rivolgersi ad altri prodotti
Sulla corsa al vaccino anti Covid-19 ora dicono la loro anche le maggiori confessioni religiose australiane, che stanno provando a dissuadere il governo a ricorrere al prodotto preparato in Gran Bretagna, in quanto “eticamente viziato”. Ma andiamo con ordine.
Quel vaccino che fa mugugnare la Chiesa
Tutto nasce dalla decisione del governo di Canberra di prenotare 25 milioni di dosi di vaccino anti Covid dell’Università di Oxford e della ditta farmaceutica britannica AstraZeneca, attualmente tra i ritrovati più promettenti a detta dell’intera comunità scientifica.
Per le Chiese d’Australia c’è però una questione etica non da poco: la coltura cellulare usata dagli scienziati proverrebbe infatti da feti abortiti. I tre più alti prelati cristiani in Australia, l’arcivescovo cattolico di Sydney Anthony Fisher, quello anglicano Glenn Davies e l’arcivescovo Makarios dell’arcidiocesi greco-ortodossa d’Australia hanno scritto al primo ministro Scott Morrison per chiedergli di cercare altrove la cura al Coronavirus.
Cosa dicono i prelati sul vaccino anti Covid inglese
I prelati sostengono di essere a favore in linea di principio a un vaccino contro il Covid-19, ma trovano l’utilizzo di “tessuto fetale profondamene immorale”. Il vaccino britannico, considerato fra i candidati favoriti nella gara globale per combattere il Covid-19, è stato sviluppato da una linea cellulare renale (HEK-293) prelevata da un feto abortito, una pratica comune nella ricerca medica. Il vice direttore sanitario federale Nick Coatsworth si è detto consapevole delle preoccupazioni dei prelati, ma ha spiegato che “la realtà per i vaccini è che hanno bisogno di colture cellulari per essere coltivati La cellula umana è un fattore veramente importante nello sviluppo di vaccini”.
“Vi sono strette regole etiche attorno all’uso di qualsiasi cellula umana, particolarmente delle cellule fetali – ha specificato Coatsworth. “Nell’università di Oxford, una delle più autorevoli al mondo, penso che possiamo avere tutta la fiducia sul fatto che il modo in cui hanno prodotto il vaccino risponda ai più alti standard etici internazionali”, ha concluso.
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Fauci: non avere fretta sul vaccino anti Covid
Intanto, dall’altra parte del mondo, Anthony Fauci, massimo esperto statunitense della materia, mette in guardia dal rischio di rendere il vaccino materia elettorale, trasformandone lo sviluppo in una vera e propria corsa propagandistica. “Uno dei potenziali pericoli se si produce prematuramente un vaccino è che renderebbe difficile, se non impossibile, per gli altri vaccini coinvolgere persone nella loro sperimentazione”, ha detto il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases all’agenzia di stampa Reuters. “Secondo me, è assolutamente fondamentale che si dimostri in maniera certa che un vaccino è sicuro ed efficace”.
Anthony Fauci
Recentemente, il presidente americano Donald Trump aveva twittato che la Food and Drug Administration (FDA) statunitense “sta rendendo molto difficile per le aziende farmaceutiche convincere la gente a testare i vaccini”, da qui la sua proposta di avviare la somministrazione a test ancora in corso.