L’app non servirà solo a certificare l’avvenuta vaccinazione. Entrerà in gioco infatti anche nella fase precedente e permetterà pure di dialogare con la Sanità pubblica
Nonostante in Italia il piano della tracciabilità via app sia stato velocemente sopraffatto dal virus, dando di fatto inizio alla seconda ondata che ci stiamo lasciando alle spalle solo ora, l’esecutivo ha deciso di seguire ancora la via dell’app da integrare nel piano di vaccinazione di massa che partirà nel 2021. Sarà una nuova app per il tracciamento, questa volta dei vaccinati, che conterrà quel patentino di cui parlò, qualche settimana fa, il commissario all’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri.
Una app per il tracciamento vaccinale
Il factotum di tutto ciò che riguarda l’affaire Coronavirus, Domenico Arcuri, aveva infatti spiegato che sebbene «per ora non è previsto l’obbligo» di vaccinarsi, «auspichiamo di vaccinare una parte importante della popolazione nel primo semestre o entro il terzo trimestre del 2021. Ma non conosciamo quanti italiani vorranno farsi il vaccino». Per questo: «Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire la tracciabilità dei beni sul territorio.» Mentre sull’ipotesi di un patentino per il vaccino: «sarà possibile e sarà il ministero della Salute a stabilire come».
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Cosa sarà l’app per il tracciamento dei vaccini
Ma l’app non fungerà solo da patentino per certificare l’avvenuta vaccinazione. Entrerà in gioco infatti anche nella fase precedente e permetterà pure di dialogare con la Sanità pubblica. Insomma, chi la scarica potrà, via smartphone, fissare l’appuntamento con la propria ASL e mettersi in lista per il giorno e il luogo di inoculazione della dose. Ma anche ricevere, sempre sul cellulare, notifiche sulla data del richiamo e comunicare in tempo reale anche eventuali reazioni avverse.
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I dati raccolti dall’app per il tracciamento dei vaccinati permetteranno invece al governo di assemblare e avere a disposizione un registro elettronico di chi si è sottoposto al vaccino che non solo permetterà di procedere con eventuali restrizioni in tempo reale per chi non dovesse o volesse farlo, ma soprattutto agevolerà la farmacovigilanza. Ci si chiede, dopo i recenti inciampi dell’App IO con l’Extra Cashback di Natale, se l’esecutivo si stia preparando a evitare nuove cadute da day-one, se anche per accedere a quell’app per il tracciamento occorrerà prima munirsi di SPID o CIE ma, soprattutto, se renderà il database che intende costruire a prova di attacco informatico, visto che conterrà dati molto sensibili.