Secondo gli esperti di IDC (International Data Corporation) gli Stati Uniti spenderanno per la sicurezza informatica circa $31.5 miliardi e l’Europa quasi 20 per far fronte alle minacce informatiche
IDC, International Data Corporation, azienda leader a livello mondiale nelle ricerche di mercato, consulenza e organizzazione di eventi in ambito IT e TLC, ha appena diffuso il suo ultimo rapporto sulle previsioni di spesa nel campo della cybersecurity. La previsione degli esperti di IDC è di una crescita pari a circa $74 miliardi di dollari per il 2016 fino a 101 miliardi per il 2020.
Il motivo, secondo Sean Pike, program vice president Security Products del gruppo. sarebbe da ricercarsi nell’aumento dei cyberattacchi e delle estorsioni online, fatti che starebbero portando gli amministratori e i board aziendali a investire parte delle loro risorse nella sicurezza.
Le realtà maggiormente interessate secondo il rapporto sono quelle relative al settore bancario, alla manifattura industriale, la distribuzione, e i governi locali e centrali, ma quelle che lo faranno con maggior rapidità sono le aziende sanitarie seguite dalle telecomunicazioni, dai servizi (utilities) e dalla finanza.
I maggiori investimenti pertanto saranno dirottati verso i servizi collegati alla sicurezza e con il software come seconda categoria di fatturato nei settori dell’endpoint security, identity e access management, security e vulnerability management software che dovrebbero rappresentare ben il 75% degli investimenti per le aziende.
Anche gli investimenti sull’hardware schizzeranno alle stelle con un fatturato previsto di $14.0 mliardi nel 2016, per far fronte alla gestione delle minacce informatiche. Infine uno dei segmenti a maggiore crescita sarà costituito dall’acquisto di software per l’analisi comportamentale.
Nel settore della sicurezza informatica gli Stati Uniti spenderanno circa $31.5 miliardi mentre l’Europa si attesta a 19.5 miliardi di dollari di spesa.