Due filtri Hepa e ventole motorizzate per il nuovo dispositivo del colosso sudcoreano, che si potrà vedere a Ifa 2020 di Berlino. In attesa delle certificazioni rispetto all’efficacia nella diffusione dell’epidemia
Immaginate di indossare un purificatore d’aria. Più o meno questo è l’obiettivo di PuriCare Wearable Air Purifier, una speciale maschera progettata dai sudcoreani di LG e dotata di due filtri sostituibili in grado di filtrare l’aria in ingresso e in uscita. Come? Grazie a una serie di sensori che identificano le fasi di ispirazione ed espirazione, impostando di conseguenza la velocità dei ventilatori incorporati che veicolano l’aria: accelerano automaticamente fra le tre velocità per assistere l’aspirazione dell’aria e rallentano per ridurre la resistenza durante l’espirazione e rendere la respirazione più fluida.
I filtri Hepa
Intanto una comunicazione ufficiale specifica che “la soluzione impiega due filtri H13 HEPA filters simili ai filtri utilizzati nei prodotti LG per la purificazione dell’aria domestica“. Non solo: la maschera arriva con una custodia che aiuta a mantenerne la corretta igiene tra un utilizzo, visto che sterilizza con Led UV-C che permettono l’eliminazione dei germi. La scatola può anche caricare l’unità e inviare una notifica all’applicazione mobile LG ThinQ (Android/iOS) quando i filtri devono essere sostituiti. Ogni componente – dai filtri alle fasce auricolari – è infatti sostituibile.
Look robotico
Il look è piuttosto avveniristico, vagamente robotico ma con un suo fascino. Secondo il colosso hi-tech asiatico, che l’aveva annunciata a luglio e si prepara a presentarla in occasione di IFA (la fiera berlinese in partenza a settembre e quest’anno a ranghi enormemente ridotti) anche se mancano alcuni elementi all’appello. E fra i più importanti: LG deve infatti chiarire in che modo la maschera sia in grado di trattenere e bloccare le particelle virali e non trasformarsi, invece, in una sorta di versione ipertecnologica delle mascherine ffp3 con filtro, il cui uso è come noto fortemente sconsigliato proprio perché in genere quei filtri non fermano le goccioline più piccole emesse da chi le indossa.
La donazione al policlinico universitario di Seoul
Eppure secondo LG la maschera è progettata proprio per sostituire le “inconsistenti” mascherine fatte in casa che in molti, nonostante tutto, ancora indossano e per sostituire quelle protettive. Addirittura il mese scorso, quando è stato annunciato il progetto, il gruppo aveva spiegato che ne avrebbe donato duemila pezzi a un policlinico universitario della capitale coreana Seoul. Con l’obiettivo di dare sollievo a medici e infermieri, costretti a indossare per turni molto lunghi mascherine che rendono difficile la respirazione. Per cui appare scontato che la singolare maschera sia un dispositivo medico a tutti gli effetti e offra garanzie anche dal punto di vista più importante, quello della lotta alla diffusione di Sars-Cov-2. L’azienda ha risposto al sito The Verge che i dettagli saranno comunicati appena test e certificazioni saranno ultimati.
Dal momento che la mascherona usa due ventole miniaturizzate e motorizzate, ha bisogno di energia. Dunque è equipaggiata con una batteria da 820 mAh in grado di garantire fino a otto ore d’uso in modalità risparmio, crollando tuttavia a solo un paio nella “power-mode”. Arriverà in alcuni mercati entro la fine dell’anno.
“PuriCare Wearable Air Purifier è una soluzione innovativa che si va ad aggiungere alla nostra gamma di prodotti progettati per offrire significativi benefici per la salute e l’igiene – spiega Dan Song, presidente di LG Electronics Home Appliance & Air Solution Company – in un momento in cui i consumatori sono alla ricerca di modi per rendere la propria vita più sicura e semplice, siamo orgogliosi di poter fornire loro soluzioni che offrano un significativo valore aggiunto”.