Stasera alle 20:20 improvvisata conferenza stampa di Giuseppe Conte per presentare le misure
Alla fine a Palazzo Chigi s’è scelto di rinviare l’entrata in vigore delle zone rosse, arancioni e verdi di altre 24 ore. E dire che l’intenzione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, era stata quella di giocare d’anticipo, presentando le misure in Parlamento lunedì invece di mercoledì, come da cronoprogramma. Non è servito a nulla, perché le liti interne alla maggioranza, i dissapori con le Regioni e il muro contro muro con i sindaci, hanno ritardato a più riprese la firma del documento facendo slittare di conseguenza la tabella del ministero della Salute che avrebbe dovuto assegnare i fatidici colori alle singole Regioni.
La sferzata di Sala
Un’ora fa il sindaco di Milano, Beppe Sala, via social aveva già fatto notare al governo come ormai fosse fuori tempo massimo: “Caro governo sono le 6 di sera, un bar milanese sta chiudendo e ancora non sa se alle 6 di domani mattina potrà riaprire. Quando glielo facciamo sapere?”. Così appunto il primo cittadino del capoluogo lombardo sul proprio profilo Instagram. Sala, lo ricordiamo, amministra la città che si appresta a diventare epicentro di questa seconda ondata di Coronavirus e, dunque, che finirà senz’altro coperta dai provvedimenti per le zone rosse.
Conte parlerà alle 20:20
Il messaggio di Milano è arrivato forte e chiaro a Roma. Inutile rilasciare l’excel messo a punto da Roberto Speranza ormai a notte inoltrata, quando i destinatari stanno sicuramente dormendo. Con buona pace dell’emergenza sanitaria, dunque, slitta tutto di altre 24 ore: le zone rosse, arancioni e verdi entreranno in vigore soltanto a partire da venerdì, così da dare il tempo ai negozianti – ma più generalmente a tutta la popolazione – di prepararsi alle nuove misure (che dureranno almeno 15 giorni). E mentre da Palazzo Chigi si rinviava tutto di 24 ore si decideva anche di indire una nuova conferenza stampa, prevista per le 20:20 di questa sera, attraverso la quale Conte presenterà il Dpcm.