Al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia Festival anche Mon-K, scale-up basata a Londra e Milano: in programma un panel sulla protezione di dati e la presentazione del suo dispositivo USB per la sicurezza
Una panoramica sugli strumenti digitali e sulle strategie per gestire la protezione dei dati e delle fonti sia nell’ambito del giornalismo di guerra sia in quello del giornalismo investigativo d’inchiesta, in un contesto, quello odierno, in cui le soluzioni di tutela dalle violazioni della privacy sono sempre più necessarie. Questi i temi al centro del panel Protezione di dati e fonti nell’era dei cyber attacchi: strumenti digitali al servizio del giornalismo, in programma l’8 aprile, alle 18, presso il Centro Servizi G. Alessi in via Mazzini 9 a Perugia, nel corso della XI edizione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. Nel corso del panel, organizzato da Mon-K, scale-up con sede a Londra e Milano, Daniele Raineri, inviato de Il Foglio in Iraq, Siria e Yemen, porterà l’esperienza nella gestione dei dati e delle fonti nelle aree di conflitto nell’ambito del giornalismo di guerra. Mentre Fabio Chiusi, giornalista freelance (Repubblica, L’Espresso, Wired) e blogger (Chiusi nella Rete, ilNichilista), analizzerà il tema della sorveglianza su Internet, dei rischi di cyber-security per i giornalisti nell’ambito delle indagini e della protezione delle informazioni. Il panel sarà moderato da Marco Viviani, giornalista freelance che si è occupato per Webnews.it di Webtax, Cookie Law, SPID, Datagate e delle proposte politiche in Italia per regolamentare Internet.
Informazioni riservate in mobilità
Nel corso di IJF17, Mon-K mostrerà la soluzione creata per i professionisti che gestiscono informazioni riservate in mobilità. Secure-K Personal è un dispositivo USB che trasforma qualsiasi PC, da quello di un internet cafè a quello utilizzato dal proprio figlio, nel proprio computer personale, in totale sicurezza e senza lasciare traccia nel PC che si utilizza. Basta inserire la chiavetta nella porta USB di un qualsiasi personal computer, anche obsoleto, e digitare il codice PIN (da 8 a 15 cifre) per sbloccare il dispositivo ed effettuare il boot per avviare il sistema operativo Secure-K OS, che userà il PC come semplice hardware di avvio: il sistema operativo lanciato da Secure-K e l’ambiente presente nel computer sono reciprocamente isolati e Secure-K OS non lascia traccia di utilizzo nel PC. In più, per agevolare e la gestione di dati confidenziali, Secure-K OS è dotato di TOR e di servizi di comunicazione come email e instant messaging crittografati.