Il Paese del Sol Levante corre verso la Fase 2, senza però mai essere passato dalla Fase 1. Come ha contenuto il dilagare del Coronavirus?
Misterioso Giappone. Per noi Occidentali è un enigma da sempre. Lo è ancora di più da oggi. È il solo Paese al mondo densamente popolato a essere riuscito ad arrivare alla Fase 2 senza avere mai avviato la Fase 1, quella del lock down.
Shibuya, immagini di alcuni istanti fa
E adesso, sostiene il Governo, è tempo di ripartire: rimettere in funzione le aziende e tirare su le serrande dei negozi. Il ministro dell’Economia Yasutoshi Nishimura ha dichiarato che sta cercando il modo di far uscire alcune parti del Paese dalle misure di blocco, poiché le infezioni in diverse regioni al di fuori dei centri principali sono azzerate: “ Ci sono più prefetture senza nuovi casi di coronavirus, quindi è in vista la revoca dello stato di emergenza”.
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Il 60% dei giapponesi è andato al lavoro
In realtà, la maggior parte dei cittadini nipponici ha continuato con la vita di sempre. Al governo non piace ammetterlo, ma girano statistiche secondo le quali più della metà della popolazione (per la precisione, almeno il 60%), sarebbe comunque andata a lavorare. Questo nonostante gli inviti dell’esecutivo centrale a restare a casa.
Inviti, sì, perché l’esecutivo di Shinzo Abe non può o comunque non ha voluto imporre lock down all’italiana, dichiarando che la decisione di optare per misure più stringenti sarebbe comunque spettata alle singole prefetture, che a loro volta – si dice per motivi elettorali – hanno preferito evitare vere e proprie imposizioni. Il buon senso dei giapponesi, che hanno da subito messo la mascherina (per loro, del resto, è quasi una tradizione) e aumentato il diradamento sociale, sembra avere fatto il resto, perché veri e propri picchi epidemici non sono mai stati registrati, questo nonostante il maggior focolaio si sia verificato proprio a Tokyo, la cui area urbana conta oltre 30milioni di individui e adesso si pensa allora a ripartire.
E c’è già chi ha riaperto
Ieri la catena di abbigliamento Uniqlo ha riaperto 48 negozi in Giappone, tra cui diversi anche a Tokyo e Osaka, mentre Aeon, il più grande operatore di supermercati della regione, riaprirà i suoi centri commerciali Aeon Mall. Il Giappone questa settimana ha esteso il suo stato di emergenza a livello nazionale fino alla fine di maggio, ma ha affermato che avrebbe rivalutato la situazione settimanalmente per capire se c’era spazio per revocare in anticipo le misure per le prefetture meno colpite. Finora, otto prefetture hanno chiesto la ripresa di attività commerciali quali caffè, bar e club sportivi. Altre 17 stanno pianificando di consentire alle aziende di riprendere le operazioni la prossima settimana. E le webcam che vi riproponiamo mostrano sì diminuzioni assai sensibili del traffico stradale e pedonale ma immortalano comunque una vita che continua più o meno come sempre. Scenari urbani ben difformi dai nostri, insomma. Anche perché pare comunque che solo nel centro di Tokyo ci siano meno persone in strada, già in periferia qualche affollamento non manchi mai. Il Giappone al momento conta 15.500 casi di coronavirus e 590 decessi.