Secondo fonti di stampa, non dovrebbe cambiare il modello in vista del 4 maggio. Si dovrà semplicemente compilare in maniera diversa l’attuale versione
A detta del Corriere della Sera, l’intenzione del Viminale in vista della Fase 2 sarebbe quella di procedere senza l’elaborazione di un nuovo modello di autocertificazione da fare stampare a chi esce. Una decisione inattesa, con ogni probabilità legata alle tante critiche (e ai molteplici meme) che sono fioccate in direzione delle istituzioni un po’ da tutte le parti, a seguito dell’affollarsi di modelli diversi che hanno causato anche parecchia confusione (e apprensione) da parte dei cittadini.
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4 maggio, come si compilerà l’autocertificazione?
Nell’attesa che il Viminale faccia chiarezza con una circolare, l’ipotesi più logica è che si continui a usare l’ultima versione dell’autocertificazione compilando però in maniera diversa gli spazi relativi all’indirizzo di partenza e di destinazione. La novità principale riguarda il fatto che (sempre per motivi eccezionali e improrogabili) si potrà tornare anche nella regione in cui si è domiciliati (l’indirizzo di destinazione sarà il proprio domicilio), ma, soprattutto, sarà permesso visitare i “congiunti”, quindi, in quel caso, la destinazione dovrà coincidere con la loro residenza.
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Nel caso di visite ai parenti si dovrà barrare la casella “situazione di necessità” e specificare nell’apposito spazio (“A questo proposito dichiara che…”) che si sta andando a trovare un familiare, indicando il grado di parentela (o lo stato civile). Ricordiamo peraltro che, per questioni di privacy, non è necessario indicare le generalità del “congiunto”. Quindi niente nome e cognome.
Scarica qui il modello di autodichiarazione editabile
L’autocertificazione editabile
Ricordiamo a tutti che sui siti istituzionali (tra questi, il mini-sito dedicato all’emergenza Coronavirus del ministero della Salute) è possibile scaricare il modello editabile direttamente dal PDF, che permette la comodità di compilare ogni campo direttamente da computer o da smartphone e, soprattutto, l’indubbio vantaggio di non dover stampare un nuovo modulo in caso di errori. Nelle prossime ore potrebbe essere preso d’assalto, perciò potrete scaricare il modulo anche dal sito di StartupItalia. Attenzione: si tratta della versione aggiornata al 26 marzo scorso, perciò prima di scaricarla e stamparla occorre accertare, sempre facendo riferimento ai siti istituzionali, che il Viminale non abbia predisposto nuovi moduli aggiornati al dpcm sulla Fase 2.