Il settore dei trasporti dovrà evitare assembramenti e garantire il distanziamento sociale
La parola d’ordine sarà “distanziamento sociale”. Il settore dei trasporti sta per vivere un battesimo di fuoco: il 4 maggio inizia la Fase 2 e quasi 5 milioni di lavoratori torneranno a circolare. Alcuni con l’auto privata, altri invece utilizzando i mezzi pubblici e i treni. Come sarà il loro rientro al lavoro dopo mesi di lockdown? Le associazioni dei pendolari hanno già spiegato le proprie preoccupazioni sull’effettiva capacità dei convogli di accogliere un numero adeguato di passeggeri e, al tempo stesso, di rispettare le distanze tra un sedile e l’altro. Intanto le metropolitane e i mezzi pubblici si sono già attrezzate con adesivi sui posti a sedere consentiti e cerchi sul pavimento per stabilire le distanze.
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Fonte: Wikipedia
Treni
Forse è uno dei mezzi meno preparati alla Fase 2. L’ultimo rapporto di Legambiente Pendolaria, pubblicato a inizio febbraio, confermava il ritardo del nostro paese nel trasporto su rotaia. Come spiega Trenord (che opera in Lombardia), «per ridurre i contatti sui nostri treni verrà indicato su quali posti ci si potrà sedere, tutti saranno invitati a mantenere le giuste distanze e a fare attenzione ai flussi di entrata e uscita da treni e stazioni, a creare code regolamentate o, laddove possibile, a evitarle ma è evidente che senza un cambiamento delle abitudini, un viaggio privo di contatti non può che tradursi in un numero inferiore di posti a disposizione».
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— TrenordOfficial (@TrenordOfficial) April 29, 2020
Nelle ultime settimane sono circolate immagini di carrozze riempite di barriere in plexiglass, ma queste installazioni richiederanno tempo e costi. Intanto tutti i passeggeri dovranno indossare la mascherina, evitare di lasciare rifiuti a bordo e ridurre al minimo gli spostamenti. In una recente intervista l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, ha spiegato «che ci vorranno 2 anni per riconquistare tutta l’utenza che avevamo prima di questa emergenza».
Metro
Nelle grandi città come Milano anche la metropolitana subirà ripercussioni per le norme della Fase 2. Non saranno possibili assembramenti lungo la banchina in attesa dei convogli: ecco perché ATM (Azienda Trasporti Milanesi) starebbe studiando ingressi contingentati ai tornelli. Una volta a bordo, esattamente come per i treni, i passeggeri dovranno occupare i posti a sedere – tenendone libero almeno uno di distanza – e salire a bordo andando a calpestare i bollini rossi “Stai qui”, in modo da rispettare il famoso metro. Sarà comunque obbligatorio indossare la mascherina.
Bus e tram
Per i mezzi di superficie il discorso non cambia: non si sale tutti e sono vietati gli assembramenti. Ecco che in vista dell’avvio della Fase 2 lunedì 4 maggio, l’ATAC (l’azienda del trasporto pubblico locale di Roma) ha appiccicato sui sedili di bus, tram (ma anche delle metro) adesivi “vietato sedersi” per far rispettare il distanziamento sociale. Come per gli altri casi, anche su bus e tram sarà obbligatorio indossare la mascherina.