Dispositivi dotati di sensori e interconnessi tra loro e con la rete internet potrebbero raccogliere informazioni cifrate durante tutto il ciclo produttivo e distributivo nel piano di vaccinazione
In un periodo come questo, in cui ci stiamo lasciando alle spalle gli effetti più nefasti della seconda ondata di Coronavirus e il vaccino non sembra più così lontano, si fa un gran parlare della strategia vaccinale. Strategia che il ministro alla Salute, Roberto Speranza, ha illustrato la scorsa settimana in Parlamento, senza però scendere ancora nel dettaglio. Eppure sarà indispensabile che tutto sia perfetto, perché il Paese che uscirà prima e meglio dall’incubo del Covid riuscirà a riagguantare prima e meglio la ripresa economica. In questo scenario ci si chiede quale potrebbe essere il ruolo della tecnologia all’interno dei singoli piani nazionali per i vaccini così da raggiungere miliardi di pazienti in tutto il mondo.
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Chi scommette sulla blockchain per la diffusione dei vaccini
Per KNOBS, Tech Advisor Firm & Software House una mano potrebbe arrivare dalla blockchain. “Dopo le approvazioni – ci hanno spiegato -, il vaccino dovrà infatti raggiungere progressivamente miliardi di persone. Sarà necessario certificare tutte le fasi produttive e distributive, monitorarne il trasporto, contrastare la contraffazione, raccogliere e conservare i dati, e tutelare il cliente finale. In questo scenario, le moderne tecnologie digitali sono l’alleato decisivo. KNOBS sta sperimentando soluzioni in cui tecnologie come blockchain, intelligenza artificiale e IoT (Internet of Things) possono essere combinate per raggiungere tutti questi obiettivi”.
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Si possono così immaginare dispositivi dotati di sensori e interconnessi tra loro e con la rete internet per raccogliere informazioni durante tutto il ciclo produttivo e le attività logistiche, consentendone la trasmissione in tempo reale per abilitare attività come il monitoraggio ed il tracciamento in real-time dei prodotti. “Le enormi quantità di dati raccolte in questo modo possono essere elaborate tramite algoritmi di intelligenza artificiale e memorizzate immutabilmente su blockchain, eventualmente insieme ai risultati di tali algoritmi. La registrazione di questi dati su blockchain può inoltre servire come innesco per le regole degli smart contract, veri e propri contratti digitali che operano su blockchain in modo trasparente, certificato e pubblicamente verificabile”.