Milano, la città che non dorme mai, verso il coprifuoco stile Parigi (ma attenuato), così come tutta la regione. Ecco le novità in vigore da oggi 17 ottobre
“Non parliamo di coprifuoco, perché la nostra vita non dipende solo da bar e ristoranti”, ha detto ieri Renato Saccone, prefetto di Milano. Ma tant’è, nei fatti quello che oggi la Regione si appresta a varare è appunto un coprifuoco. Se la giunta confermerà le indiscrezioni e quanto detto dal presidente Attilio Fontana, infatti, a partire dal 17 ottobre i bar dalle 18 in poi potranno restare aperti solo se hanno possibilità di effettuare il servizio al tavolo. Altrimenti, come i ristoranti, potranno restare aperti fino a mezzanotte.
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Non solo coprifuoco, stretta anche per le squadre dilettantistiche che partecipano ai campionati di categoria: da quanto si apprende potranno continuare gli allenamenti, ma non avranno luogo le competizioni. Sospesi tutti gli allenamenti delle squadre giovanili, stop a tutte le attività extrascolastiche. Le palestre resteranno invece aperte. Come le scuole, anche se si attende un provvedimento gemello per far respirare il trasporto pubblico locale. La Lombardia per esempio intende chiedere al governo centrale il differimento dell’orario di ingresso per le lezioni per gli istituti di I e II grado e un maggior ricorso alla didattica a distanza per le superiori e le università.
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Queste sono le novità principali contenute nella proposta di nuova ordinanza di Regione Lombardia firmata dal presidente Attilio Fontana nel tentativo di bloccare l’impennata di contagi da Covid-19 e che dovrebbe essere presentata nelle prossime ore: il timore infatti è che il virus sfondi a Milano. In quel caso i posti in terapia intensiva non sarebbero sufficienti nemmeno ricorrendo all’ospedale delle polemiche, quello realizzato in Fiera da Guido Bertolaso.
Oscar Cassa, direttore tecnico del cantiere (ph: Antonio Piemontese)
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In Lombardia ieri sono stati registrati 2.419 nuovi infetti, contro i 2.067 del giorno precedente; 7 morti contro i 26 di ieri; 72 pazienti in terapia intensiva contro i 71 di giovedì. Il provvedimento con le proposte enunciate nel pomeriggio di ieri dallo stesso Fontana in una conferenza stampa improvvisata è frutto del vaglio del Cts lombardo. L’ordinanza dovrebbe durare tre settimane. Tra poche ore sapremo cosa c’è.