La situazione è critica in cinque Regioni: Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta
L’Italia è al momento nello scenario 2, situazione in cui l’Rt – ovvero quante persone vengono infettate da un soggetto già contagiato – è tra 1 e 1,25. In queste ore il Governo non esclude che la situazione possa peggiorare, arrivando addirittura a parlare di lockdown locali e di scenario 4. Città come Milano e Napoli vivono giorni drammatici e il sindaco del capoluogo lombardo, Beppe Sala, ha già dichiarato che richiederà maggior coinvolgimento se si dovranno prendere ulteriori misure per frenare il coronavirus. Nella primavera scorsa l’Italia è passata dalla Fase 1 alla Fase 3. A metà ottobre l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un documento sul proprio sito in cui divide in scenari (1,2,3,4) la gravità della situazione sanitaria in base all’indice Rt.
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Fonte: profilo Twitter Giuseppe Conte
Scenario 4
Partiamo dallo scenario che medici, politica, imprese e cittadini temono di più. Il 4, riprendendo quanto spiega l’ISS, vedrebbe una «situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente maggiori di 1,5». Sempre secondo l’Istituto guidato da Silvio Brusaferro, «uno scenario di questo tipo potrebbe portare rapidamente a una numerosità di casi elevata e chiari segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali, senza la possibilità di tracciare l’origine dei nuovi casi». Questo sovraccarico si registrerebbe massimo in un mese e mezzo, «a meno che l’epidemia non si diffonda prevalentemente tra le classi di età più giovani, come osservato nel periodo luglio-agosto 2020, e si riuscisse a proteggere le categorie più fragili».
La situazione si sta facendo veramente difficile, specie a Milano. Chi può stia a casa e limiti i contatti sociali allo stretto indispensabile. Salvaguardiamo gli anziani da #COVID__19
— Massimo Galli (@MassimoGalli51) October 26, 2020
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Scenario 3
Prima dello scenario 4, il 3 vedrebbe un Rt tra 1,25 e 1,5. «Un’epidemia con queste caratteristiche di trasmissibilità – si legge sul sito dell’ISS – dovrebbe essere caratterizzata da una più rapida crescita dell’incidenza di casi rispetto allo scenario e potrebbe comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali entro 2-3 mesi». In Europa la situazione è critica: Germania e Francia hanno già attivato lockdown mirati. Purtroppo la situazione di alcune Regioni italiane – 5 quelle sotto osservazione: Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta– non esclude decisioni analoghe.