L’Italia sempre più verso la chiusura totale. Pubblico e privato abbassano le serrande aspettando la fine dell’epidemia
L’Italia continua a chiudere tutto ciò che non ritiene essenziale nel tentativo di ridurre il rischio contagio da Coronavirus. Da un lato ci sono i privati, che stanno comunicando la progressiva chiusura delle proprie fabbriche, dall’altro i singoli ministeri, che con decreti impongono altri stop. Ecco dunque le ultime chiusure.
© Ferrari
Si fermano Ansaldo e Ferrari
La notizia destinata a fare maggiormente rumore riguarda Ferrari, che non vede slittare solo il campionato di Formula 1, ma ha deciso di chiudere i suoi stabilimenti. Questo nonostante solo poco più di 24 ore fa avesse comunicato che sarebbero restati aperti regolarmente ma con la necessità di osservare rigorose regole sanitarie.
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Dietrofront deciso, quindi, per il Cavallino rampante, che cessa la produzione per due settimane, con effetto immediato. A deciderlo il comitato esecutivo tra azienda e sindacato. Tutti i dipendenti degli stabilimenti Ferrari di Maranello e Modena, a eccezione di quelli che possono proseguire con le formule previste dal lavoro agile o dallo smart working e, a rotazione, quelli impegnati nella salvaguardia degli impianti (che garantiranno la continuità aziendale), osserveranno due settimane di astensione dal lavoro.
© Ferrari
L’altro colosso italiano a fermarsi per colpa del Coronavirus è Ansaldo Energia che ha comunicato di avere sospeso l’attività produttiva fino al 20 marzo, d’accordo con la Rsu: «Riduciamo al minimo indispensabile l’attività lavorativa», ha comunicato l’azienda. Solo due giorni fa era scattato uno sciopero nello stabilimento Fincantieri del Muggiano (La Spezia) dopo era arrivata la conferma del contagio da Coronavirus di un lavoratore, ricoverato in terapia intensiva all’ospedale spezzino Sant’Andrea.
Coronavirus, da Mit blocco anche ai #treni notturni.
Lo stop a partire da questa sera per contrastare l’emergenza sanitariahttps://t.co/yEUAhhxmQE pic.twitter.com/WEfqpqyDLE— MIT (@mitgov) March 14, 2020
Stop ai treni notturni
Sul fronte pubblico, invece, la ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ha varato un decreto relativo alla riduzione dei treni ordinari a lunga percorrenza che blocca, a partire dalla serata di oggi (sabato 14 marzo) i treni notturni. Una decisione che appare di tutta evidenza tardiva considerato il recente esodo (l’ennesimo) da Milano di studenti fuori sede, lavoratori provenienti da altre zone del Paese e lombardi con seconde case al mare e in montagna è avvenuto proprio con i treni notturni.