Matteo Flora ha dimostrato com’è possibile che un profilo Facebook creato dai genitori a una bambina possa rivelare dati preziosi utilizzabili come un’arma da un rapitore. Il video è diventato virale in poche ore
“Le informazioni sono un bene prezioso, un bene che può essere anche utilizzato non per quello che pensiamo.
Martina ha 5 anni, è molto sveglia e il papà le ha fatto un profilo Facebook e tante belle fotografie taggate. Un patrimonio bellissimo per lei e non solo…”
La storia
Matteo Flora ha postato sul suo profilo Facebook un video che in meno di 24 ore ha avuto oltre 200mila visualizzazioni. Nel video Matteo racconta la storia di Martina, una bimba di 5 anni, che ha un profilo sul social network più famoso. Il profilo lo hanno creato i suoi genitori per condividere le esperienze fatte con la bimba. Sembrerebbe un’idea simpatica, un modo per ridere insieme agli amici della simpatia della ragazzina.
Matteo dimostra però che non è così: anche se la bambina non è mai ripresa nelle foto in video, un possibile rapitore può facilmente riconoscere le sue abitudini e individuare i luoghi che lei e i genitori frequentano.
Direttrice editoriale di StartupItalia. Giornalista al tempo dei social con un interesse speciale per le storie di innovazione. Con la redazione e gli oltre 500 autori ogni giorno raccontiamo il mondo delle startup in Italia e non solo. 8 canali verticali, 4 nuove rubriche e progetto per la leadership al femminile: Unstoppable Woman
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