È stato firmato oggi, 7 ottobre, il Protocollo d’Intesa fra la onlus e il Ministero dell’Istruzione
Nell’era della Digital Transformation c’è bisogno di responsabilità e cooperazione per rendere i più giovani consapevoli e sicuri quando navigano su Internet. Con questo obiettivo si è tenuto oggi, 7 ottobre, l’incontro a Roma tra Telefono Azzurro e diversi esperti di etica, tecnologia e informazione, nell’ambito del lancio del progetto “Cittadinanza Digitale: più consapevoli, più sicuri, più liberi“. Oltre al supporto di Google.org, ha preso parte all’iniziativa anche il Ministero dell’Istruzione, che ha firmato un Protocollo d’Intesa con la onlus per lo sviluppo coordinato del progetto.
© Foto: Telefono Azzurro
Informare i ragazzi all’epoca della Digital Transformation
Che la Digital Transformation rappresenti una grande opportunità per implementare il rapporto fra persone e tecnologie, è chiaro. È però altrettanto evidente che un cambiamento simile richieda consapevolezza nell’utilizzo dei mezzi e nella gestione di relazioni che si intrecciano tra la quotidianità fuori dalla rete e quella di internet. Condizione che va a creare la nuova dimensione, cosiddetta “onlife“.
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Un’indagine del 2020 di Doxa Kids, in collaborazione con Telefono Azzurro, ha infatti mostrato come il 21% dei genitori teme che i propri figli incontrino su Internet contenuti che esaltano l’anoressia, l’autolesionismo e il suicidio. Oltre a un 18%, che ritiene che i propri figli siano esposti a contenuti pornografici. Quasi la metà degli insegnanti intervistati (il 47%) ha paura che i più giovani siano vittime di episodi di cyberbullismo o, per il 40%, che i ragazzi possano essere subire adescamenti da parte di adulti.
Lo scopo di “Cittadinanza Digitale”
L’iniziativa “Cittadinanza Digitale” vuole quindi formare insegnanti e bambini circa le opportunità e i rischi del web, affinché possano vivere con consapevolezza e sicurezza in rete. Il programma formativo del progetto, della durata di un anno, si svolgerà tramite e-learning. Verrà suddiviso in due momenti: il primo rivolto a formatori e insegnanti, il secondo caratterizzato dal metodo peer-to-peer. Coinvolgendo ragazzi fra i 13 e i 18 anni, in modo che essi stessi possano a loro volta sensibilizzare i coetanei.
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Intervenuta all’evento di oggi, il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha ribadito i punti cardine dell’accordo con Telefono Azzurro. “Proteggere le nostre ragazze e i nostri ragazzi significa guardare al futuro, ed è quello che fa la collaborazione Ministero Telefono Azzurro”, ha sottolineato Azzolina. “Un Protocollo che verte su temi di stretta attualità e ci vedrà impegnati per contrastare il cyberbullismo e lavorare sulla media education, uno dei tre punti cardine che abbiamo messo al centro delle Linee guida sull’Educazione civica diramate alle scuole”.
© Professor Caffo, Presidente Telefono Azzurro
Precisa gli obiettivi dell’iniziativa anche il ministro per l’Innovazione Tecnologia e la Digitalizzazione, Paola Pisano. Utilizzare di strategie restrittive e di limitazione all’uso delle tecnologie “non credo sia la soluzione ottimale – ha affermato Pisano – poiché può andare a scapito delle opportunità che il digitale offre. È necessario aumentare la consapevolezza dei bambini sui rischi della rete e sviluppare la loro capacità di identificare minacce alla sicurezza e alla privacy”. Dello stesso avviso il Professor Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro. “La giornata di oggi, con il lancio di Cittadinanza Digitale, si pone come obiettivo quello di riportare al centro del dibattito pubblico il benessere di bambini e adolescenti”, ha commentato. “A partire dalla scuola e dal web, due dimensioni sempre più connesse tra loro”.