Vincenzo de Luca: «Dobbiamo chiudere per un mese, 40 giorni e poi si vedrà ma senza soluzioni drastiche non possiamo reggere».
Tornerà con ogni probabilità a riunirsi anche nel weekend il Consiglio dei ministri per valutare se il Dpcm di domenica va nuovamente aggiornato. Finora il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, resiste a chi, tra i presidenti delle Regioni, gli chiede un lockdown nazionale. «Siamo ancora dentro la pandemia, dobbiamo tenere ancora l’attenzione altissima: forti dell’esperienza vissuta della scorsa primavera dobbiamo contenere il contagio puntando a evitare l’arresto dell’attività produttiva e lavorativa, la chiusura degli uffici pubblici, come la chiusura delle scuole», ha detto Conte, in collegamento con il Festival del Lavoro, rispondendo al presidente della Lombardia, Attilio Fontana, che ha invitato l’esecutivo a scegliere tra riduzione della gente che va al lavoro o degli studenti che vanno a scuola.
Leggi anche: Cento scienziati scrivono a Mattarella: “Servono misure drastiche, ora”
In Lombardia tracciamento fuori controllo
«Dobbiamo fate di tutto per impedire un lockdown nazionale» ha detto Fontana. «Il nostro Paese deve andare avanti- ha aggiunto – Non possiamo fermarci», pur ammettendo che a livello locale la situazione è drammatica e dunque non può escludere misure più drastiche (quindi un lockdown lombardo). «Purtroppo la linea del contagio è in crescita e ci sono cinquemila positivi in più rispetto a ieri e 350 ricoverati in intensiva e no», ha detto il presidente della Lombardia aggiungendo che in tutto in terapia intensiva ci sono 170 pazienti ricoverati. «Il virus ha ripreso a circolare in maniera violenta – ha aggiunto – a Milano ci sono circa mille nuovi casi».
Liguria, sistema del pronto soccorso in tilt
«Da inizio settimana abbiamo visto un crescendo imponente di passaggi ai pronto soccorso genovesi. Abbiamo sia pazienti Covid sia no Covid con sintomi influenzali, il sistema va in tilt perché questi ultimi dovrebbero rimanere a casa». Lo ha dichiarato all’Ansa il coordinatore delle rianimazioni e i pronto soccorso della Liguria, Angelo Gratarola dopo la notizia dell’apertura di una indagine della procura sulle code di ambulanze davanti agli ospedali.
Campania verso la chiusura
«Dobbiamo chiudere per un mese, 40 giorni e poi si vedrà ma senza soluzioni drastiche non possiamo reggere». Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, in diretta Facebook. «Non voglio vedere la fila dei camion con le bare», ha aggiunto. «L’unico obiettivo deve essere salvare la vita delle famiglie, tutto il resto ora non conta nulla».
«E’ stupido, da irresponsabili dire che le scuole vanno chiuse per ultimo», ha continuato de Luca rispondendo alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. «Di fronte ad un aumento di contagi come quello che abbiamo registrato tra docenti e alunni, l’unica risposta che la ragione può dare è quella di evitare che il contagio si diffonda. La priorità non sono gli ideologismi ma bloccare i contagi. Le decisioni non si prendono in astratto ma sulla base dei numeri», ha aggiunto.