Pagamenti cashless, distanza tra un tavolo e l’altro, ricambio d’aria continuo
Niente più menu, ma lavagne su cui leggere quale pizza scegliere; mascherina sempre indosso se ci si alza per andare al bagno o quando si va a pagare; e, a proposito del conto, sarà importante che i locali facciano il possibile per favorire il cashless. La Fase 2 per bar, ristoranti e pizzerie non è ancora partita anche se molti si sono già adeguati con l’asporto e le consegne a domicilio. Per tentare di far ordine nella Babele delle riaperture in cui ormai è ridotta la Fase 2 italiana, con Regioni che spingono in avanti e minacciano di fare da sè, il comitato tecnico scientifico ha prodotto un documento che contiene le linee guida per riaprire. La stesura è stata frutto degli esperti dell’Inail e dell’Istituto Superiore di Sanità.
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Come sarà andare al ristorante?
Ogni cliente dovrà avere a propria disposizione 4 metri quadrati il che, per forza di cose, ridurrà il numero dei coperti di ogni locale. La Fase 2 sarà un vero e proprio Tetris, in cui i proprietari dovranno garantire non soltanto un continuo ricambio dell’aria, ma anche distanze adeguate tra le sedie e i diversi tavoli (si parla di almeno 2 metri). Per evitare assembramenti sarà fortemente consigliata la prenotazione. Chi andrà con la famiglia o con il proprio convivente potrà chiedere uno strappo alla regola ottenendo un tavolo senza tutte queste distanze tra un commensale e l’altro, regalando in questo modo spazio al ristorante per altri clienti.
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Nulla intanto è certo sulle riaperture vere e proprie di ristoranti, bar e pizzerie. Tutto dipende ancora dall’andamento del contagio che andrà monitorato soprattutto nei prossimi giorni quando saranno passati 14 giorni dal famigerato 4 maggio, data di inizio della Fase 2. Nel malaugurato caso in cui dovessero riemergere numeri preoccupanti su contagi e diffusione del coronavirus in Italia, Palazzo Chigi non potrà fare altro che rimandare le riaperture. Ecco perché Governo e la maggioranza ancora non si sono esposti su una data certa, mentre gli esercenti continuano a chiedere garanzie e sostegno economico per una ripartenza meno difficile possibile.