L’Italia, assieme a Francia, Germania e Olanda ha firmato accordo per 400 milioni di dosi del candidato di Oxford Pomezia
Doccia fredda da Oxford. AstraZeneca ha infatti comunicato di aver sospeso tutti i test clinici sul vaccino anti-Covid che sta sviluppando con l’Università di Oxford dopo che uno dei partecipanti ha accusato una seria potenziale reazione avversa. Non è naturalmente un incidente che cestina quanto fatto finora. Si tratta, è stato spiegato, di uno stop temporaneo che consentirà alla casa farmaceutica di esaminare il caso e rivedere i dati sulla sicurezza: “Il nostro processo standard di revisione dei test ha fatto scattare una pausa”, afferma un portavoce di AstraZeneca.
AstraZeneca, cosa succede ora
“Si tratta di un’azione di routine che si verifica ogni volta che c’è una potenziale reazione inspiegata in uno dei test” che consente il tempo di “indagare e assicurare allo stesso tempo il mantenimento dell’integrità del processo dei test”, fanno sapere sempre da AstraZeneca. “Nei test si possono verificare per caso più ampie reazioni ma devono essere valutate indipendemente con attenzione”, aggiunge il colosso farmaceutico.
L’Italia ha ordinato 400 milioni di dosi
La doccia fredda investe in pieno il governo italiano dato che degli 8 vaccini noti in sviluppo, avevamo scelto di scommettere proprio sul prodotto di Oxford. “Insieme ai Ministri della Salute di Germania, Francia e Olanda, dopo aver lanciato nei giorni scorsi l’alleanza per il vaccino, ho sottoscritto un contratto con Astrazeneca per l’approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino da destinare a tutta la popolazione europea”. Scriveva su Facebook a metà giugno il Ministro della Salute, Roberto Speranza. “Il candidato vaccino – proseguiva il Ministro – nasce dagli studi dell’Università di Oxford e coinvolgerà nella fase di sviluppo e produzione anche importanti realtà italiane”.
Ancora la scorsa settimana, riferendo in Senato, Speranza aveva dichiarato “Per quanto riguarda il vaccino anti-Covid, le prime dosi del vaccino Astrazeneca, qualora fosse confermato come sicuro e in grado di raggiungere obiettivo, saranno disponibili entro fine 2020”. Ma ora questo incidente di percorso potrebbe ritardare tutta la timeline.
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Male le Borse
L’annuncio della sospensione è bastata al colosso farmaceutico per calare del sei per cento a Wall Street. Ma la notizia crea timori diffusi e tutti i principali Mercati oggi sono parecchio deboli. Le notizie della crescita dei contagi nel Vecchio continente e della situazione sempre fuori controllo altrove (USA, India, Sud America) certo non aiutano ad affrontare l’autunno con ottimismo.
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