Il noto gruppo di hacktivisti informatici ha compromesso la home page di Symantec, produttore del software antivirus più noto al mondo
Per decenni, Norton è stato sinonimo stesso di antivirus, come la Nutella lo è per la crema alle nocciole. Prima che si diffondessero software di protezione gratuiti o a buon mercato, scaricabili direttamente da Internet, chi voleva mettere al sicuro il proprio PC dagli attacchi dei virus e dei malware doveva obbligatoriamente abbonarsi al servizio di Symantec.
L’attacco di Anonymous
Non è dunque una pubblicità positiva, per l’azienda di Mountain View, il fatto che Anonymous sia riuscita a eludere i suoi sistemi di sicurezza, hackerandole il sito. Forse anche per questo, nonostante l’attacco sia stato portato a termine nella notte tra il 4 e il 5 maggio, la notizia è stata diffusa soltanto ora. L’opera dei pirati informatici deve essere stata significativa se, a distanza di quattro giorni, il sito risulta ancora irraggiungibile.
Tuttavia, sfruttando la cache di Google è possibile vedere come si presentava la home page della software house di Norton Antivirus nelle ore immediatamente successive all’attacco.
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La rivendicazione: “Per la libertà del popolo e dei media”
Come sempre, sulla pagina web è stato inserito il logo di AnonPlus con, in calce, un lungo e dettagliato manifesto politico. I pirati informatici hanno infatti scritto: “AnonPlus diffonde idee senza censura, crea spazi per divulgare in maniera diretta, notizie che nei media gestiti a uso e consumo di chi ci controlla non trovano spazio, al fine di ridare dignità alla funzione stessa dei media. AnonPlus mette offline siti che contribuiscono attivamente al controllo delle masse, i quali, manipolando informazioni e opinioni, creano false realtà. AnonPlus non agisce per interessi personali o politici, non ha capi, si muove per l’interesse del popolo e per restituire al popolo la perduta sovranità; AnonPlus è aperta a ogni proposta del popolo, per il popolo”. Chiude il comunicato la precisazione di rito che nessun “dato è stato rubato o cancellato. Solo la home page è stata cambiata. Non siamo criminali, noi siamo AnonPlus”
L’attacco a Symantec arriva in un periodo non facile per l’azienda statunitense fondata da Gary Hendrix nell’ormai lontano 1982 e attualmente guidata da Gregory Clark. Non solo, infatti, come abbiamo già detto, l’affacciarsi sulla scena di rivali gratuiti ha via via eroso fette importanti di un mercato che un tempo deteneva saldamente, ma recentemente la software house di Norton Antivirus ha dovuto far fronte anche ad alcune vicissitudini legali. Nel febbraio 2015, Symantec è stata riconosciuta colpevole di due violazioni di brevetto, detenuti da Intellectual Ventures Inc., e condannata a pagare 17 milioni di dollari a titolo di risarcimento danni. Inoltre, due anni fa, il business di gestione delle informazioni è stato scisso in Veritas Technologies e ceduto al Gruppo Carlyle.
Norton Antivirus prima vittima internazionale
Symantec è solo l’ultima vittima di AnonPlus, ma pure la prima di caratura internazionale del gruppo di hacker. La banda di pirati informatici, infatti, finora aveva mirato soltanto a obiettivi di impatto italiani: dal sito del leader leghista Matteo Salvini a quello del quotidiano Libero, passando per la sezione fiorentina del Partito Democratico. Con ogni probabilità, con l’ultimo attacco, AnonPlus ha voluto lasciare intendere di essere pronta a salire di livello e colpire attori che si muovono anche al di fuori dei nostri confini.