Kelly Bayer Rosmarin anticipa la fine del suo mandato nella società di telecomunicazioni dopo la lunga interruzione di rete che ha lasciato 26 milioni di persone senza connessione ne possibilità di comunicare al telefono
Dopo una lunga interruzione dell’intera rete di Optus, la seconda compagnia australiana più importante di telecomunicazioni, il suo ormai ex CEO, Kelly Bayer Rosmarin, si è dimesso, ponendo fine a un mandato che avrebbe dovuto durare più di 3 anni. Quanto accaduto, infatti, ha dato il via a una delle più grandi violazioni di dati in Australia che ha lasciato quasi la metà dei 26 milioni di abitanti senza rete telefonica ne Internet per 12 ore. Adesso ad assumere l’incarico ad interim è il direttore finanziario Michael Venter.
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La fine del mandato di Rosmarin
A seguito di un’audizione parlamentare in cui i dirigenti di Optus hanno affermato che la società non aveva in atto un piano di emergenza per un’interruzione di tale portata, sono arrivate le dimissioni dell’ex a.d. Nominato ad aprile 2020, Rosmarin ha guidato Optus sino ad oggi non senza complicazioni. Già l’anno scorso un massiccio attacco informatico aveva rivelato i dati personali di 10 milioni di australiani, innescando un’azione legale collettiva e una serie di indagini da parte delle autorità di regolamentazione. L’azienda, come anticipato, ha, poi, subito un nuovo colpo basso all’inizio di novembre 2023, quando un blackout di rete di 12 ore ha colpito più di 10 milioni di australiani. I dirigenti di Optus hanno dichiarato lo scorso venerdì 17 novembre all’audizione parlamentare che il fornitore delle telecomunicazioni non aveva previsto un’interruzione di rete di tale portata e, di conseguenza, non aveva in atto alcun piano di backup. Centinaia di chiamate alla linea di emergenza australiana Triple-0 sono, inoltre, fallite, secondo quanto ha affermato in audizione Rosmarin. Adesso starà al nuovo CEO risollevare la situazione e creare una nuova fiducia nei clienti.