La sfida per accelerare la diffusione delle auto elettriche riguarda anche i tempi di ricarica. Per questo dalla Cina sembrerebbero in arrivo due tipi di batterie 6C, in grado di garantire il pieno in 10 minuti. Come si legge su Quattroruote le Blade Battery 2.0 di Byd e le Qilin Battery 2.0 di CATL sono attese entro la fine del 2024 e, stando alle prime informazioni, possono ricaricare a una potenza sei volte superiore la propria capacità.
Al momento sul mercato cinese sono presenti le batterie 5C, come quelle recentemente presentate da CATL. Quest’ultima società cinese, tra i più importanti produttori di accumulatori di energia a livello internazionale, sembra avvantaggiata rispetto a Byd, la casa automobilistica asiatica che sta sfidando direttamente Tesla con vetture a basso costo.
Le batterie 6C invaderanno l’Europa?
La questione delle batterie 6C può sembrare tecnica, ma ha importanti risvolti a livello economico e occupazionale. La Cina sta guidando la transizione all’elettrico. Circostanza che ha insospettito Bruxelles, che infatti nei giorni scorsi attraverso la Commissione guidata da Ursula von der Leyen ha stabilito di introdurre dazi dopo un’inchiesta che ha riscontrato la presenza di aiuti di Stato cinesi. Tale situazione sta penalizzando i produttori di auto nel vecchio continente.
Staremo a vedere come si risolverà la faccenda. Nel frattempo in Europa si è già formato un polo territoriale, nell’Alta Francia, dove sorgeranno le future gigafactory. L’Italia, per il momento, è rimasta indietro nella costruzione di questi stabilimenti dedicati proprio alla produzione di batterie. A Termoli, dove una joint venture paritetica tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies era stata annunciata con un investimento da 2 miliardi, il progetto della gigafactory è stato sospeso.