Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.
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L’investimento di Microsoft in G42
Microsoft investirà 1 miliardo e mezzo di dollari in G42, entrando nel consiglio di amministrazione. G42 è una startup nata ad Abu Dhabi che si occupa di AI generativa. I servizi cloud di Microsoft sono alla base dell’accordo e la big tech utilizzerà il proprio cloud e le proprie competenze per sostenere la diffusione dell’AI generativa di G42 nei settori finanza, salute, energia, governo e education. La startup dell’emirato prediligerà il cloud Microsoft per la vendita dei suoi prodotti e farà migrare tutti i suoi servizi su piattaforme e infrastrutture Microsoft. Le due aziende sosterranno anche la creazione di un fondo da un miliardo per far crescere le competenze degli Emirati Arabi e dei paesi limitrofi. Ma l’acquisizione di G42 riflette solo una storia di partecipazione tra aziende o anche una strategia geopolitica dell’America? Gli USA stanno cercando di limitare l’influenza cinese nella zona degli Emirati. G42 è stata accusata a novembre scorso di lavorare con grandi aziende cinesi, considerate un problema di sicurezza per l’America. Poche settimane dopo, l’azienda ha dichiarato che avrebbe lavorato solo con l’America. E infine a febbraio, G42 ha annunciato di aver disinvestito in alcune compagnie cinesi come Tik Tok e ByteDance. La partnership tra Microsoft e G42 è sostenuta dal governo americano e degli Emirati Arabi al fine di monitorare sicurezza, trasparenza e conformità e integrità con la regulation americana. Questa intesa sarà gestita da un accordo intergovernativo di garanzia sviluppato tra i due governi.
Il TUC e l’AI
Il TUC, il Trades Union Congress, è una federazione di sindacati inglesi che rappresenta la maggior parte dei lavoratori e raggruppa 48 sindacati e 5 milioni e mezzo di iscritti. La federazione ha dichiarato di aver redatto un progetto di legge sull’intelligenza artificiale per proteggere i lavoratori. La proposta prevede che i datori di lavoro consultino i dipendenti prima di introdurre qualsiasi sistema di intelligenza artificiale destinato a prendere decisioni “ad alto rischio” e spieghino come verrà utilizzato. Le proposte includono anche un nuovo diritto per i lavoratori di disconnettersi dalla posta elettronica al di fuori dell’orario di lavoro, una disposizione che rispecchierebbe le misure recentemente introdotte in altri Paesi, tra cui Francia e Irlanda. I sindacati inglesi avranno voce in capitolo sulla regolamentazione dell’AI nei posti di lavoro? Finora, il governo britannico è stato riluttante a regolamentare lo sviluppo e la diffusione dei modelli di AI, per paura di soffocare l’innovazione, chiedendo invece alle autorità di regolamentazione di utilizzare i loro poteri esistenti. Molti grandi datori di lavoro fanno già largo uso di strumenti automatizzati per prendere decisioni di assunzione e licenziamento, assegnare e monitorare il lavoro, valutare e premiare le prestazioni dei lavoratori, tutte attività considerate ad alto rischio dal TUC. Il Regno Unito, nel frattempo, ha predisposto un pacchetto di sostegno da 10 milioni di sterline per aiutare le autorità di regolamentazione a fornire competenze affinché le regolamentazioni introdotte siano efficaci.
Packaging avanzato e chip
Il packaging avanzato dei chip è un processo utile a continuare a migliorare le prestazioni dei microchip. La miniaturizzazione ha limiti fisici, così “impacchettando” più chip insieme, i produttori possono aumentare la velocità e l’efficienza aggirando i limiti di miniaturizzazione. I chip di memoria ad “alta larghezza di banda” sono prodotti impilando chip e collegandoli con minuscoli fili che passano attraverso piccoli fori in ogni strato. Il packaging avanzato è utile anche quando un chip opera entro limiti fisici molto stretti come gli smartphone. In questo caso, i chip logici non possono diventare molto più piccoli e gli smartphone non possono diventare molto più grandi. Quali saranno le implicazioni nella catena del valore dei microchip e nei paesi del packaging avanzato? Il packaging avanzato richiede cooperazione tra specialisti. Per esempio, TSMC – che non ha un background nella produzione di chip di memoria – collabora sui chip AI di Nvidia, con il leader del mercato HBM SK Hynix, che non ha un background nella produzione di chip logici, cosa che invece ha TSMC. Samsung Electronics e Intel, invece, hanno un’esperienza sia nella logica e nella memoria che nel packaging avanzato, il che significa che saranno potenzialmente in grado di offrire ai clienti servizi integrati in tutte e tre le aree. L’investimento da 40 miliardi di dollari di Samsung nella produzione di chip in Texas, annunciato questa settimana, comprende un piano per la costruzione di un impianto di “confezionamento avanzato di chip”. Questo impianto sarà utile agli Stati Uniti per produrre chip di intelligenza artificiale all’avanguardia sul territorio nazionale.
Il caso Maruwa
Maruwa è una azienda giapponese con oltre 2 secoli di storia nell’arte della ceramica e nelle stoviglie di porcellana. Le azioni di Maruwa sono quasi raddoppiate nell’ultimo anno attirando l’attenzione degli analisti e raggiungendo una capitalizzazione di mercato pari a 2,75 miliardi. Il miracolo è accaduto perché oggi l’azienda continua a produrre ceramiche ma per circuiti stampati e semiconduttori. La forza del prodotto giapponese risiede nella capacità di dissipare il calore nell’elettronica che opera a temperature molto elevate, come nelle server farm dell’IA e nei moduli di alimentazione degli inverter dei veicoli elettrici. Ma il settore dei materiali di dissipazione del calore è destinato a crescere? Secondo le previsioni di Goldman Sachs, questo campo raggiungerà il valore di 12,3 miliardi di dollari entro il 2027 grazie alla domanda legata all’IA. Intanto, Marawa detiene il 60% del mercato globale ed è isolata dai concorrenti, in quanto è “quasi impossibile” per qualsiasi fornitore non ceramico entrare nel mercato in questa fase costruendo un’attività da zero.