La Corte di Giustizia Ue ha emanato due sentenze di un certo peso per il mondo della tecnologia che vanno a colpire attori statunitensi di spicco quali Apple e Google.
La Corte di Giustizia Ue contro Apple…
Con la prima pronuncia, la Corte di Giustizia Ue ha confermato la decisione della Commissione europea del 2016 su presunti aiuti illegali, vietati dai trattati, che sarebbero stati concessi dall’Irlanda ad Apple. Il trattamento fiscale di favore sugli utili generati da attività della Apple al di fuori degli Stati Uniti per Bruxelles inquadravano i cosiddetti “aiuti di Stato”, vietati dalla Ue in quanto falsano il gioco della Concorrenza. Dopo una prima sentenza sfavorevole alla Commissione, oggi la Corte di Giustizia Ue ha riconosciuto l’esistenza di tale condotta. Ora l’Irlanda dovrà recuperare da Apple 13 miliardi di euro: a tale cifra, secondo la Commissione, ammonterebbero infatti i benefici diretta conseguenza degli aiuti fiscali.
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…E contro Alphabet – Google
Respinto inoltre il ricorso di Google e Alphabet contro la maxi multa per 2,4 miliardi di euro inflitta dalla Commissione Ue al gruppo di Mountain View. Si tratta di una sanzione risalente al 2017 che Google avrebbe dovuto pagare per avere abusato della sua posizione dominante nello Spazio economico europeo nel comparto delle ricerche su Internet, favorendo il proprio comparatore di prodotti, rispetto a quelli dei comparatori di prodotti concorrenti. In questo caso non c’erano sentenze favorevoli alla Big Tech: già il Tribunale aveva respinto il ricorso della società nel novembre 2021.
Nel dettaglio, non era passato inosservato il fatto che Google fosse solita presentare i risultati di ricerca del suo comparatore di prodotti in prima posizione e li valorizzasse graficamente all’interno di appositi «box», accompagnandoli con informazioni visive e testuali attraenti. Per contro, i risultati di ricerca dei comparatori di prodotti concorrenti apparivano soltanto come semplici link blu al fine di saltare meno all’occhio dell’internauta. Tale tesi è stata accolta dalla Corte di Giustizia Ue.