Torna una nuova puntata di LIFE, il vocabolario dedicato al futuro della salute. Spazio alla parola “open innovation” giovedì 22 luglio alle ore 15.00 su Vaccini.Sanofipasteur.it, Sanofi.it e sui social di Sanofi e di Startupitalia
“La maggior parte delle innovazioni fallisce e le aziende che non innovano muoiono. In un mondo di conoscenza ampiamente distribuita, le aziende non possono permettersi di fare affidamento interamente sulla propria ricerca, ma dovrebbero invece creare alleanze. L’innovazione aperta è un paradigma che presuppone che le imprese possano e debbano adottare idee esterne al mercato, mentre cercano di far progredire la loro tecnologia. Oggi il paradigma della closed innovation, ovvero la ricerca fatta all’interno dei confini dell’impresa, non può più bastare”. Così affermava diciotto anni fa l’economista californiano Henry Chesbrough, coniando il termine ancora oggi molto diffuso dell’open innovation, inserito nel suo libro “Open Innovation: The New Imperative”, edito dall’Harvard Business School Press.
Open innovation, co-progettare il futuro
“Si tratta di un nuovo approccio strategico e culturale in base al quale le imprese, per creare più valore e competere meglio sul mercato, scelgono di ricorrere non più e non soltanto a idee e risorse interne, ma anche a soluzioni, strumenti e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno, in particolare da startup, spinoff universitari, istituti di ricerca, fornitori, inventori, programmatori e consulenti. È un approccio all’innovazione più distribuito, più partecipativo, più decentralizzato. Perché oggi nessuna azienda, per quanto capace o grande, potrebbe innovare efficacemente da sola”, ha precisato su Forbes Chesbrough, per il quale la globalizzazione ha reso sempre più costosi e rischiosi i processi di ricerca e sviluppo col ciclo di vita dei prodotti e dei servizi diventato più breve.
Con l’open innovation aggiungiamo un altro tassello al vocabolario che stiamo stilando per tutto il 2021, quello legato alle parole chiave che raccontano il futuro della salute (qui per ripercorrere il viaggio). Nel corso della nuova diretta di #LIFE, prevista giovedì 22 luglio dalle ore 15.00, interverranno innovatrici e innovatori da ogni angolo del mondo.
Open innovation, tutti gli ospiti di LIFE
Nel corso dell’appuntamento, promosso da Startupitalia e con il supporto di Sanofi Pasteur, dialogheremo con Simona Maschi, CEO and co-fondatrice del CIID, Copenhagen Institute of Interaction Design, uno dei più interessanti centri europei di ricerca: il CIID deve il suo successo alla creazione di team cross-disciplinari che lavorano alla realizzazione di prototipi coinvolgendo fin dall’inizio i potenziali utilizzatori. Di fatto si tratta di una scuola che aiuta le aziende a ripensare prodotti e servizi. Ed è in partnership con le Nazioni Unite, tra i venti istituti di design migliori al mondo.
In puntata anche Andrea Zorzetto, Managing Partner di Plug and Play Italy, la più grande piattaforma di innovazione del mondo fondata nella Silicon Valley, Si tratta di uno dei primi investitori di Paypal, Dropbox, Logitech e gestisce programmi di accelerazione con 300 partner aziendali in 30 sedi internazionali, tra cui Milano.
Saranno con noi anche Stefano Mainetti (executive advisor Polihub, l’innovation park & startup accelerator del Politecnico di Milano), Tommaso Portaluri (già alla Banca Centrale europea, alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, al CNR e al Cern e oggi innovation manager alla IN Srl e presidente del CEST, Centro per l’Eccellenza e gli Studi Transdisciplinari), Vieri Giuliano Santucci (ricercatore all’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione ISTC-CNR) e Laura Mangiarini (genetista specializzata in terapie avanzate e chief program officer alla fondazione Penta).
In chiusura di puntata il racconto di una nuova startup, quella co-fondata da Isabella Castiglioni, scienziata imprenditrice, professoressa ordinaria di fisica applicata all’Università di Milano Bicocca. A lei si deve la nascita di Deep Trace, startup innovativa che opera nel campo dell’intelligenza artificiale combinandola con l’imaging medica. Obiettivo: effettuare diagnosi e prognosi degli accertamenti in modo più preciso, veloce e appunto predittivo.
Le conclusioni dell’incontro saranno affidate a Francesca Trippi, Medical Manager FLU di Sanofi Pasteur. Modereranno l’appuntamento Giampaolo Colletti e Anna Gaudenzi, con gli spunti visual del disegnatore ed esperto di tematiche scientifiche Giulio Pompei.