Il Presidente eletto Donald Trump ha in programma politiche mirate nei confronti delle Big Tech una volta che sarà tornato alla Casa Bianca. Nel frattempo gli Stati Uniti di Biden proseguono in quello che negli ultimi anni è diventato uno scontro tra le autorità federali e antitrust e le grandi multinazionali tecnologiche. Come si legge su Bloomberg, infatti, il Dipartimento di Giustizia americano ha deciso che chiederà ai giudici di costringere Google a vendere Chrome, il suo browser di ricerca utilizzato per circa i due terzi delle ricerche in tutto il mondo.
Chrome, cosa sapere sullo scontro antitrust negli USA
La notizia riguardante Chrome si inserisce nell’evoluzione della causa che, lo scorso agosto, ha visto il giudice federale Amit Mehta definire illegale il monopolio che Google ha costruito nei decenni rispetto alla ricerca online. Per questo il Dipartimento di Giustizia USA chiederà anche di separare il sistema operativo Android dai prodotti Alphabet (la holding che controlla Google) e di rispettare nuovi limiti rispetto all’impiego dei dati per l’AI.
Si tratta, come riporta Bloomberg, dell’operazione «più aggressiva» nei confronti di una tech company dai tempi in cui il governo USA ha tentato di spezzettare Microsoft vent’anni fa. La società di Mountain View si è difesa tramite le parole di Lee-Anne Mulholland, vicepresidente degli affari normativi di Google, secondo cui Washington «continua a spingere un’agenda radicale che va ben oltre le questioni legali in questo caso», aggiungendo che «il governo che mette il pollice sulla bilancia in questi modi danneggerebbe i consumatori, gli sviluppatori e la leadership tecnologica americana proprio nel momento in cui è più necessario».
A quanto verrebbe venduta Chrome?
Al momento non ci si sbilancia sulla cifra. L’eventualità di una vendita comporterebbe un grande cambiamento per il mercato della ricerca online. In Italia il 68% delle ricerche avviene tramite Chrome (il 61% negli USA). Sul tavolo i funzionari del Dipartimento avrebbero anche valutato l’ipotesi, poi scartata, di chiedere a Google di vendere Android.
Google, cosa succederà con Trump di nuovo presidente?
Nel corso della campagna elettorale Trump si è scagliato più volte contro le multinazionali tecnologiche, colpevoli secondo lui di averlo bannato dopo i fatti di Capitol Hill il 6 gennaio 2021. Brendan Carr, avvocato esperto di tlc, sarà la nuova guida della Federal Communication Commission, l’agenzia federale che regola anche le telecomunicazioni. Pur non avendo le stesse prerogative della Federal Trade Commission e del Dipartimento di Giustizia è probabile che il suo ruolo – sotto la spinta di Musk – sarà quello di marcare da vicino le Big Tech.