Il ministero del Commercio giapponese destinerà fino a 45 miliardi di yen (301 milioni di dollari) ad alcune organizzazioni come il Leading-edge Semiconductor Technology Center che si occupa di chip e semiconduttori. Tra queste c’è anche la società Rapidus, che lavora sulla ricerca di tecnologie all’avanguardia nei semiconduttori. Il Leading-edge Semiconductor Technology Center, presieduto dallo stesso presidente di Rapidus, Tetsuro Higashi, comprende istituti di ricerca e Università che lavorano sulla produzione di chip.
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Gli investimenti nei chip in Giappone
Il contributo economico arriva in un momento in cui il Giappone sta spingendo molto per ricostruire la propria base di produzione di semiconduttori. Lo scorso novembre, la nazione nipponica aveva annunciato lo stanziamento di 13 miliardi di dollari nei chip con l’obiettivo di investire nell’industria e nella produzione dei semiconduttori. Nella guerra commerciale che si sta combattendo tra Stati Uniti e Cina il Giappone gioca un ruolo non dominante, ma comunque rilevante se si guardano i numeri: nel 2022 controllava il 9% della produzione globale di semiconduttori (negli anni ’80 oltre il 50%). Questo nuovo anno sarà ancora tutto da scrivere.