Bisognerà aggiungere un altro capitolo alla serie tv WeCrashed? Adam Neumann, l’ex Ceo di WeWork, ha spedito una lettera alla società che ha fondato nel 2010 con l’invito a sedersi attorno a un tavolo per ragionare su uno scenario che avrebbe dell’incredibile. Dopo essere stato cacciato dal board, Neumann sarebbe intenzionato ad acquisire WeWork o, quantomeno, a investirci. La notizia è circolata molto negli ultimi giorni e su StartupItalia vogliamo offrire un contesto per capire di che profilo stiamo parlando.
Chi è Adam Neumann
Adam Neumann è stato fino a qualche anno fa una delle personalità più influenti del panorama tech americano. WeWork è stata prima l’idea e poi la società che lo ha proiettato al cospetto dei più importanti investitori al mondo, come SoftBank. Spazi di coworking con una martellante retorica su un nuovo modo di vivere, di lavorare e di apprendere: WeWork è stata a un passo dalla quotazione in Borsa.
Negli anni d’oro l’azienda era arrivata alla valutazione di 47 miliardi di dollari, ma la personalità dirompente di Neumann unita a una ricerca forsennata di finanziamenti in assenza di una visione sulla sostenibilità aziendale, hanno condotto al divorzio tra il Founder e l’azienda. Neumann ha lasciato WeWork nel 2019, riuscendo a negoziare un pacchetto di uscita da quasi 1 miliardo di dollari.
WeWork oggi
Ad oggi WeWork è una società con 4 miliardi di dollari di debiti e negli Stati Uniti ha attivato il Chapter 11, ossia una procedura per evitare il fallimento. A peggiorare ulteriormente la situazione è stata la pandemia e il massiccio ricorso allo smart working da parte delle aziende: la richiesta di grandi spazi (WeWork ne conta centinaia in tutto il mondo) è calata, mettendo a rischio l’intera impalcatura.
Da prodigio del mondo startup Adam Neumann ha subìto critiche e accuse. Nella serie WeCrashed, prodotta da Apple TV, emergono sì la visione e l’innamoramento per un’idea che secondo lui avrebbe rivoluzionato il mondo, ma anche il non voler sentire ragioni. Neumann è un imprenditore che ha scelto di lottare da solo contro tutti.
Uscito da WeWork, Neumann ha fondato Flow, startup impegnata sempre nel real estate. A far discutere è stato il fatto che a investirci – parecchio, oltre 350 milioni di dollari – sia stato Andreessen Horowitz, uno dei fondi VC più importanti della Silicon Valley. Se è vero che in America fallire fa parte del gioco delle startup, alcuni hanno lamentato il fatto che l’ecosistema continui a dare credito a certe personalità.