Bayer va alla ricerca di strumenti di intelligenza artificiale nei campi dell’oncologia, della neurologia, delle malattie rare e dell’Immunologia per investire in trattamenti innovativi
Verso un approccio sempre più incentrato attorno al paziente, la medicina e il settore farmaceutico puntano sulla tecnologia. Rafforzare la prevenzione nei settori dell’Oncologia, della Neurologia, delle malattie rare e dell’Immunologia è stato l’argomento trattato durante “Pharma Media Day” proposto da Bayer. E questo rafforzamento passa, obbligatoriamente, dallo sviluppo tecnologico. Grazie ad approcci innovativi e avanzate strategie di Intelligenza Artificiale è possibile studiare nuove terapie ed espandere il business che ruota attorno alla Radiologia di Bayer. Tra queste c’è anche ChatGPT, che viene utilizzato soprattutto per l’analisi di studi clinici e per la restituzione di insights su determinati documenti e pubblicazioni. Anche Google Cloud fa la sua parte nello sviluppo e nel supporto della diagnostica di precisione.
«L’implementazione della nostra strategia mira a fornire più rapidamente nuovi farmaci ai pazienti e a guidare una crescita sostenibile attraverso i nostri core business», ha affermato Stefan Oelrich, Membro del Consiglio di Amministrazione, Bayer AG e Presidente della Divisione Pharmaceuticals di Bayer.
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Più tecnologia in radiologia e oncologia
Il mercato della IA per la diagnostica per immagini è il segmento con la crescita più rapida nel settore della radiologia. Il tasso di crescita annua stimata è superiore al 26% e raggiunge i 1,36 miliardi di dollari entro il 2026 secondo la ricerca “AI in Medical Imaging – World Market Analysis 2022“. Bayer, con una piattaforma di diagnostica per immagini lanciata recentemente, fornisce accesso ad applicazioni digitali, incluse quelle gestite dalla IA. La piattaforma è progettata per supportare i professionisti sanitari, in particolare i radiologi e i loro team, in varie fasi del lavoro, dalla diagnosi fino al trattamento dei pazienti. «Nella radiologia, la tecnologia e la digitalizzazione sono essenziali – ha affermato Gerd Krueger, Global President di Radiologia alla Bayer Pharmaceuticals – In un’emergenza ospedaliera ogni secondo è fondamentale per decidere come intervenire sul paziente e ridurre il tempo necessario per prendere decisioni è oggi possibile grazie a una serie di strumenti altamente innovativi. Allo stesso tempo, abbiamo bisogno di trovare partner tecnologici da integrare nel flusso di lavoro». L’impegno di Bayer nelle soluzioni digitali per la diagnostica per immagini basate sull’intelligenza artificiale è stato rafforzato anche dalla recente acquisizione della piattaforma globale di imaging strategico di Blackford Analysis.
Con gli strumenti di intelligenza artificiale, oggi è possibile collezionare una serie di dati che fino a poco tempo fa non erano raggiungibili. Pertanto, la mission derivante dall’implementazione di questi sarà necessaria, nei prossimi anni, per apportare sempre più benefici ai pazienti e integrare elementi aggiuntivi determinanti per questo tipo di lavoro. Un esempio? Google Cloud, tramite calcoli quantistici e grazie al reparto Ricerca e Sviluppo, permette di accelerare l’identificazione di quei pazienti che potrebbero avere una propensione per il cancro aiutandoli a ricevere i trattamenti di cui hanno bisogno. Al fine di creare questo ecosistema innovativo, l’appoggio da parte dei partner diventa centrale. «Stiamo investendo in trattamenti innovativi con un potenziale rivoluzionario per i pazienti che, attualmente, dispongono di poche opzioni di trattamento, se non nessuna», ha precisato Christine Roth del Comitato Esecutivo della Divisione Pharmaceuticals di Bayer e responsabile della Business Unit strategica Oncologia. L’impegno di Bayer nelle attività di R&S nell’oncologia si focalizza su tre aree scientifiche che hanno il potenziale per rispondere a esigenze con un alto bisogno clinico. Tra queste, radiofarmaci mirati (terapie alfa mirate), immuno-oncologia di nuova generazione e approcci oncologici molecolari di precisione. In questi ambiti l’azienda sta portando avanti progetti d’eccellenza e ad alto contenuto d’innovazione. La nuova struttura Bayer Research and Innovation Center (BRIC) a Boston-Cambridge, Massachusetts (USA), del valore di 140 milioni di dollari, è sede del gruppo di ricerca in oncologia molecolare di precisione. Qui nascono collaborazioni d’eccezione, come ad esempio con il Broad Institute del MIT e Harvard.
Chatgpt e la medicina di precisione
In questo settore entra in aiuto anche ChatGPT, l’ultima frontiera in termini di innovazione aperta a tutti sviluppata da OpenAI. In questo contesto, ChatGPT è molto utile per lo studio dei dati clinici. Di fatto, grazie a questo strumento di intelligenza artificiale si risparmia tempo nella codifica di questo tipo di analisi e nell’estrapolazione di una serie di insights provenienti sia dagli opinion leaders che da varie pubblicazioni. Questi dati sono molto importanti una volta che vengono incrociati con le stesse esigenze dei pazienti al fine di studiare il trattamento ideale per un determinato tipo di patologia. La tecnologia diventa essenziale anche per chi ha avuto problemi di insufficienza cardiaca. Coloro che hanno sofferto di questo tipo di patologie hanno la probabilità di sviluppare altre problematiche nei 5 anni successivi. In questa branchia della medicina, ChatGPT potrebbe essere utile per cambiare il corso della malattia inserendo nel sistema di intelligenza artificiale determinati vettori e combinando tra loro più fattori, al fine di agire in maniera più efficiente ed efficace sul paziente. Avendo, inoltre, sempre sotto controllo i parametri dei pazienti si riuscirebbe a intervenire in maniera preventiva.
Bayer verso la personalizzazione
Nella multiomica, un approccio di analisi biologica che si basa sull’analisi di dati come il genoma, il proteoma, il trascrittoma, l’epigenoma, cercare più dati diversi per caratterizzare i pazienti è molto importante. In questo senso, comprendere la malattia a livello molecolare può apportare numerosi benefici nei pazienti. Questo obiettivo lo si può raggiungere attraverso la collaborazione con gli istituti di tecnologia e di Ricerca, al fine di sviluppare nuove componenti e generare dati, portando avanti una serie di studi clinici nella vita reale dei pazienti. «In futuro, il numero di approcci innovativi e di nuove modalità nel nostro portfolio triplicheranno. Con questi saremo in grado di trattare patologie e agire su meccanismi di malattie che precedentemente erano incurabili», afferma Christian Rommel, head of Research & Development della Divisione Farmaceutica di Bayer.
«Per concludere, direi che dobbiamo continuare nella ricerca di innovazione per generare sempre più dati utilizzando un tipo di tecnologia che si muova verso la decentralizzazione degli studi clinici, come quelli eseguiti con la telemedicina da operatori sanitari a livello locale utilizzando processi e tecnologie che differiscono dal tradizionale modello di sperimentazione clinica», precisa Rommel.