Il gigante asiatico non spende soltanto centinaia di miliardi di dollari per costruire la fabbrica di chip più grande al mondo. Sull’intelligenza artificiale è in campo come le altre Big Tech
Un memo interno visionato da Bloomberg informa della stretta sull’utilizzo di ChatGPT all’interno di Samsung. La Big Tech sudcoreana si aggiunge così alla lunga lista di società – JPMorgan, Bank of America per citarne alcune – che in tutto il mondo hanno adottato un ban del software di OpenAI su tutti i device aziendali. La ragione è bene o male sempre la stessa: timori riguardanti leak e perdita di informazioni vitali per società tecnologiche. Ma non è soltanto ChatGPT a essere stato proibito sui pc aziendali: la misura comprende anche altri competitor come Bard (Google) e Bing, il finora non tanto fortunato motore di ricerca di Microsoft che promette tuttavia meraviglie con l’integrazione dell’AI di ChatGPT.
Sono mesi che il dibattito sull’intelligenza artificiale segna aggiornamenti quotidiani. Nel week end appena trascorso ChatGPT è tornato di nuovo accessibile in Italia (senza la necessità di ricorrere a una VPN, si intende) dal momento che l’azienda di Sam Altman ha messo in pratica tutte le richieste avanzate dal Garante della Privacy. Lato utenti è ragionevole pensare che OpenAI possa replicare la via del dialogo adottata in Italia in tutti gli altri contesti normativi in cui dovessero sorgere dubbi da parte delle autorità. Per quanto riguarda invece il rapporto con altre aziende, l’AI è un conclamato terreno di scontro e competizione.
Nei mesi scorsi l’incidente del codice sorgente caricato da ingegneri Samsung su ChatGPT ha prefigurato scenari non piacevoli per l’azienda, che ha così deciso di mettere al bando quella e diverse altre tecnologie. L’azienda sudcoreana è uno dei giganti asiatici che sta investendo di più negli ultimi anni: basti pensare al piano da 230 miliardi di dollari per costruire quella che sembrerebbe essere su carta la più grande fabbrica di chip al mondo. In merito all’intelligenza artificiale Samsung ha progetti in cantiere con software di AI sui quali però si sa ancora poco. Il fatto che Samsung abbia scelto di mettere al bando i competitor non deve però preoccupare i consumatori: sui suoi device in commercio si potrà ancora accedere alla ricca offerta di software, a partire da ChatGPT.