Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.
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Gli AI Agent di Google
Nell’evento “Gemini at Work” di Google, l’azienda ha presentato gli AI Agent capaci di lavorare da soli. L’evento doveva avere l’obiettivo di dimostrare che la GenAI è capace di un certo grado di autonomia e gli AI Agent sono pronti per un uso ampio, oltre lo sviluppo di codice e l’assistenza ai clienti. Google ha presentato più di 100 esempi di clienti che utilizzano i suoi sistemi di AI. Scotts Miracle-Gro, per esempio, sta utilizzando Vertex di Google Cloud per creare un “sommelier del giardino” che fornisce consigli agli aspiranti pollici verdi. Volkswagen, invece, ha introdotto un assistente virtuale nella sua app myVW, che consente agli automobilisti di porre domande sui loro veicoli e di ricevere risposte istantanee. Varrà la pena di pagare 30 dollari al mese per utilizzare nella propria azienda gli AI agent? Questi agenti semplificano le attività sul posto di lavoro aumentando la produttività e migliorando l’esperienza degli utenti in varie applicazioni e Google afferma che i clienti delle grandi aziende risparmiano, così, in media 105 minuti a settimana per persona e sta anche lanciando una nuova Customer Engagement Suite che fonde l’intelligenza artificiale del Contact Center con l’AI generativa, aiutando le aziende a migliorare le interazioni con i clienti su più canali.
Perplexity, quali saranno le prossime frontiere?
Perplexity è un motore di ricerca che sta cercando di ridisegnare il sistema di pubblicitario alla base della ricerca su Google. Ad oggi, gli inserzionisti fanno offerte per ottenere un link sponsorizzato da inserire nelle query di ricerca. Attualmente, il chatbot AI di Perplexity fornisce una risposta esauriente alle domande degli utenti basandosi su informazioni provenienti da Internet, citando le fonti e includendo i link alle pagine web. Al di sotto di queste, Perplexity offre suggerimenti per le domande successive. In base al nuovo modello pubblicitario, i marchi potranno fare offerte per una domanda “sponsorizzata”, con una risposta generata dall’intelligenza artificiale e approvata dall’inserzionista. Ma riuscirà a crearsi un nuovo modello di pubblicità dai modelli di GenAI? Perplexity si è confrontata con un piccolo numero di aziende importanti, tra cui Nike e Marriott per lanciare il sistema di annunci entro la fine dell’anno. Il successo finanziario del nuovo sistema di ricerca dipende dalla sua capacità di raggiungere un numero di utenti significativo. L’azienda afferma che a luglio sono state effettuate 250 milioni di interrogazioni sul suo motore di ricerca rispetto ai 500 milioni dell’intero anno scorso. Secondo il sistema pubblicitario di Perplexity, gli inserzionisti pagheranno 50 dollari per ogni 1.000 impressioni generate.
Sam Altman e OpenAI
Sam Altman, in un post, descrive l’era dell’Intelligenza artificiale basata su più prosperità e meno catastrofi. «Il futuro – dice il CEO di OpenAI – sarà così luminoso che nessuno potrà rendergli giustizia cercando di scriverne ora… Una caratteristica distintiva dell’Età dell’Intelligenza sarà maggiore ricchezza per tutti». Sam Altman ipotizza grandi scoperte come la correzione del clima, la possibilità di vivere sullo spazio o di capire tutte le leggi della fisica, e ricorda anche le cose negative che potrà portare questa tecnologia, come l’impatto sui posti di lavoro che però avverrà più lentamente di quanto la maggior parte delle persone pensa. Sarà possibile, quindi, sfruttare l’intelligenza Artificiale per migliorare la vita di tutt*? Secondo Sam Altman, raggiungere questo risultato sarà possibile solo se faremo scelte corrette oggi. Se vogliamo mettere l’intelligenza artificiale nelle mani del maggior numero possibile di persone, dobbiamo ridurre il costo computazionale che richiede molta energia e microchip. Se non costruiamo un’infrastruttura sufficiente, l’AI sarà una risorsa molto limitata per la quale si combatteranno guerre e che diventerà soprattutto uno strumento per i ricchi.
Quali saranno le conseguenze dell’iper-personalizzazione?
L’AI potrebbe rendere alcune persone escluse da determinati servizi. L’iper-personalizzazione abilitata dall’AI potrebbe portare benefici a molti consumatori, ma anche rendere alcuni clienti esclusi da determinati servizi come le assicurazioni, la sanità o quelli finanziari. Alcuni esperti hanno sollevato preoccupazioni sull’uso dell’intelligenza artificiale in settori come l’assicurazione sanitaria, dove i dati in tempo reale potrebbero aumentare la personalizzazione e ridurre i costi per alcuni consumatori, ma potrebbero anche rendere più difficile per alcune persone non in buona salute ottenere una copertura economica. Sarà possibile applicare l’AI per migliorare l’inclusione di alcuni cittadini da servizi importanti come quelli finanziari o sanitari? Creare una maggiore crescita economica e al contempo economie finanziariamente inclusive, come dimostra Singapore, è possibile. Così come è possibile sfruttare l’IA per rendere i servizi personalizzati ma inclusivi. Finexos, azienda inglese nel settore della valutazione del credito sta lavorando sulla disponibilità di credito a prezzi accessibili. Noggin, società che promuove l’accesso al credi, produce un punteggio di credito alternativo per i consumatori con una storia creditizia limitata.