Esperienze che incuriosiscono, ma che talvolta non vanno al di là delle comodità offerta in una lezione da remoto
Il progetto si chiama Neith e sono aperte le iscrizioni per essere tra i primi studenti di una scuola guida italiana che ha scelto di puntare su un metaverso dove offrire lezioni interattive. Tutti avranno il proprio avatar con muoversi in questo spazio digitale da remoto, sedendosi su comode poltrone e seguendo le lezioni in sale cinematrografiche dove l’intelligenza artificiale si occuperà di gestire la lezione e di assegnare contenuti e quiz in base al progresso di ciascuno studente. Al momento la piattaforma non è ancora disponibile: il lancio di questo metaverso dove studiare per la patente è previsto per la fine dell’anno.
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Sul metaverso la bolla si è decisamente sgonfiata rispetto a un anno fa. Dopo il rebranding dell’ex gruppo Facebook in Meta, la buzzword del 2022 è stata al centro del dibattito tech anche in Italia. Tantissime startup e aziende si sono adeguate al trend, proponendo soluzioni più o meno azzeccate. Da parte sua, Mark Zuckerberg resta fiducioso sulla bontà degli investimenti miliardari sulla tecnologia che, tra un decennio o forse più, dovrebbe rivoluzionare il mondo dell’intrattenimento e non solo.
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Prendere la patente nel metaverso potrebbe senz’altro essere immaginata come un’abitudine futura, magari con visori e occhiali tech più diffusi tra gli utenti. Al momento esperienze simili incuriosiscono, ma non vanno molto al di là delle comodità di una lezione da remoto.