Ha pubblicato le prove della corruzione in governi africani e banche d’affari, ma gli USA non gli perdonano i leaks delle atrocità commesse in Iraq e Afghanistan e la diffusione dei cablogrammi diplomatici
Ha pubblicato le prove della corruzione in governi africani e banche d’affari, ma gli USA non gli perdonano i leaks delle atrocità commesse in Iraq e Afghanistan e la diffusione dei cablogrammi diplomatici
Pare che dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto (il misterioso fondatore di Bitcoin) si nasconda in realtà un informatico australiano, Craig Wright. Wikileaks non ci crede, ma intanto la polizia gli ha perquisito casa. E se davvero fosse lui, che succede adesso?
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