Grazie al supercomputer di Fujitsu e alle ricerche di due università, il Giappone conta ora su un sistema protettivo che fornisce informazioni dettagliate sul potenziale impatto dei maremoti e consente di accelerare l’evacuazione in specifiche aree costiere
tsunami
Spesso questi eventi colpiscono le zone più povere del mondo. Sapere con precisione quando e come si abbatterà una onda anomala potrebbe non essere più un’utopia
C’erano una volta 3 nerd che lavoravano a PayPal, e che in 21 mesi hanno creato la tv più vista al mondo (aprendo un’epoca)
Niente da fare neanche per i robot. Le radiazioni nella centrale di Fukushima, colpita da uno tsunami nel 2011, sono ancora troppo forti e hanno messo al tappeto l’intera squadra di bonificatori. Ora ci vorranno altri due anni per fare un altro tentativo.