Nel recruitment di stampo classico non si “guardava in faccia a nessuno”: bastava dimostrare gli skill professionali allineati al lavoro da fare, per essere valutati relativamente ad una offerta di lavoro. Da diversi anni invece si misurano anche i soft skill e la gradevolezza della persona. Tutto questo lo spiega Massimo Rosa head hunter ed esperto di valutazione e selezione del personale da oltre trent’anni.
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