Una singolare ricerca del sito Eat24, controllato da Yelp, torna a contrapporre gli utenti di Cupertino a quelli dei dispositivi Android: i primi si affidano al filtro “healthy”, preferiscono veggie e vanno a prendersi da soli l’ordinazione
salute
Grazie a un collegamento bluetooth con il tuo smartphone l’app esamina la temperatura, l’età del paziente e suggerisce un possibile protocollo da seguire fra 14 inseriti di default. Mapperà la diffusione dell’influenza negli asili e nelle scuole.
Si chiama Clarity il dispositivo creato da un ex attivista di Greenpeace per monitorare la qualità dell’aria delle megalopoli cinesi raccogliendo dati ambientali. Obiettivo: mappare l’inquinamento in tutto il mondo (in crowdsourcing)
Lo hanno inventato in Francia ed è perfetto per chi è sempre connesso, anche in spiaggia. Avverte l’utente, tramite app, evitando spiacevoli conseguenze per la salute e permettendo un’abbronzatura perfetta.
Dalla startup Novagenit la soluzione alle infezioni post-operatorie, che ogni anno costano ai sistemi sanitari nazionali europei 800 milioni di euro.
Dall’Italia arrivano le nanotecnologie per proteggere le abitazioni, isolare gli edifici e proteggere i beni artistici e architettonici. L’amministratrice di NanoSilv, Luisa De Colle, spiega come le case del futuro avranno mura “efficienti” e rispettose dell’ambiente.
Medasense, società biomedicale guidata da una donna, ha realizzato uno strumento per monitorare il dolore di una persona in coma o sotto anestesia. Per utilizzarlo basta un dito.
Tempo per presentare domanda al bando indetto dall’Associazione Make in Italy fino al 15 maggio. Il tema è Health and Quantified Self, saranno selezionati un massimo di 10 concorrenti