Gli hacker russi hanno fatto vincere Trump: un’altra fake news?
Russia
Le email trafugate ai democratici americani pubblicate dal sito di Assange non possono essere da sole la causa della sconfitta di Hillary Clinton nelle presidenziali americane
Gianfranco Incarnato, vice direttore generale per gli affari politici e direttore centrale per la sicurezza, spiega quale sarà il metodo della proposta
Dal 2009, per volontà di Dmitry Medvedev, una serie di riforme come la costruzione dello Skolkov Techopark hanno cercato di colmare il divario con gli Usa. Ma gli scarsi investimenti e la politica di Putin hanno rallentato il processo
Ecco perché gli hacker russi non possono alterare la scelta del prossimo presidente americano, mentre i brogli sono possibili se si modificano i computer che contano i voti elettorali
La paura per la moneta nazionale e le sanzioni internazionali hanno decretato un cambio di rotta per il venture russo, secondo quanto scrive il Wsj. I principali fondi aprono sedi a New York, Londra e Tel Aviv
«Your face is big data». FindFace è un’app che permette di scoprire l’identità di una persona a partire da una sua fotografia. In meno di un secondo e con un’affidabilità superiore al 70%. E ha già scatenato una marea di polemiche.
Due attivisti russi, oppositori di Putin, denunciano l’azione congiunta dell’ex KGB e della compagnia MTS che avrebbero violato i loro account su Telegram. E il suo creatore, Pavel Durov, conferma.
Due ragazzi aprono un bar tutto dedicato a Putin. L’unico luogo non ricoperto da foto di Zar Vladimir? La toilette, detta “Blocco Nato” (che sulla carta igienica ha Obama…)
Secondo alcune indiscrezioni Google avrebbe fatto un offerta, intorno a 1 miliardo di dollari, per fare sua Telegram, la startup di istant messaging di Pavel Durov. Che ha replicato duramente: «Bullshit».