«Quella zona registra tempeste più forti del Pacifico perciò se resiste qui, può resistere ovunque». Nel Mare del Nord sono iniziati i test di Ocean CleanUp, la tecnologia inventata da Boyan Slat per ripulire gli oceani dalla plastica.
plastica
FORMcard è una bioplastica (grande quanto una carta di credito) che puoi tenere nel portafoglio e usare per aggiustare oggetti o creare supporti. Si scalda con acqua calda, si modella, si crea e infine si aspetta che raffreddi. Ed è più resistente del nylon.
Tom Szaky ha trovato un modo per trasformare i mozziconi in plastica: ci ha fondato un’azienda, Terracycle, che raccoglie le sigarette in 20 paesi
Miranda Wang e Jeanny Yao hanno sviluppato un processo che scompone i composti chimici del materiale e li trasforma in anidride carbonica e acqua. Le sperimentazioni dovrebbero iniziare già la prossima estate
Le ha inventate uno studente islandese. Fatte con acqua e agar, sottoprodotto tratto dalla lavorazione dell’alga rossa, queste bottiglie vogliono diminuire la presenza della plastica nel mondo. E possono anche essere mangiate.
Si muove tramite piccoli remi e apre la sua “bocca” continuamente, ingerendo quello che incontra. Grazie a una pila a combustibile microbiologica, trasforma la materia organica in energia elettrica. Eliminando le sostanze inquinanti quindi, il piccolo robot ricarica le batterie per continuare la sua missione.
I laboratori bolognesi di Marco Astorri e del suo team hanno realizzato un nuovo tipo di bio plastica, progettata per i giocattoli del futuro. Ecco come rispettare l’ambiente senza rinunciare ad estetica e funzionalità.
Usare, riciclare, creare. Queste sono le tre parole chiave di “Plastic fantastic”, il progetto che coinvolge 25 tribù australiane in un’iniziativa per il riciclo della plastica e l’utilizzo di nuove tecnologie come la stampa 3D.
«Farò la differenza. Tutti possono fare la differenza». Con il progetto World Coast Journey Guilherme vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione critica degli oceani. «Mi sono licenziato per coltivare questo sogno».
Trasforma gli scarti dell’industria agroalimentare in una nuova materia prima: una plastica biodegradabile in acqua al 100%. Così la startup bolognese Bio-On è riuscita a quotarsi in borsa ed è pronta a conquistare il mercato estero.