L’azienda americana preferisce evitare lo scontro con le testate giornalistiche. In corso la causa con il New York Times
openai
Con quasi 1 miliardo e mezzo di persone il subcontinente è un mercato su cui la società di Altman punta. Dovrà vedersela però con Google
Notizie dal futuro, la rubrica di Paola Pisano, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Torino e già Ministro dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione. Un viaggio attorno al mondo su tecnologia, intelligenza artificiale ed ecosistemi hi-tech
Il CEO ha affermato: «Questo è solo il primo passo di quella che spero sarà una partnership a lungo termine con il popolo giapponese, i leader governativi, le imprese e gli istituti di ricerca»
La software house americana vuole realizzare un software in grado di produrre filmati partendo da prompt testuali. Non vuole però avere problemi col copyright
Il Ceo Neal Mohan ne ha parlato in un’intervista a Bloomberg. Tutto è partito da una dichiarazione molto vaga di Mira Murati, Cto della società di Sam Altman, rilasciata al Wall Street Journal
La decisione arriva circa un mese dopo che Elon Musk ha citato in giudizio OpenAI e il suo CEO, Sam Altman, per violazione contrattuale
Notizie dal futuro, la rubrica di Paola Pisano, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Torino e già Ministro dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione. Un viaggio attorno al mondo su tecnologia, intelligenza artificiale ed ecosistemi hi-tech
Come ha detto la Cto Mira Murati, il software sarà disponibile nel 2024. Intanto la società di Sam Altman sta dialogando a Hollywood per potenziali partnership
La società di Sam Altman ha diversi incontri in programma. Nel 2023 il polo californiano ha incrociato le braccia, con un sciopero durato mesi. Autori e attori hanno ottenuto tutele rispetto all’impiego di intelligenza artificiale sul set