Una startup italiana ha realizzato Nakefit, un sistema per muoversi in libertà su sassi o scogli senza correre rischi e soprattutto senza essere obbligati a indossare scarpe o ciabatte. Il prodotto è in campagna di crowdfunding su Kickstarter
#mare
Come si fa a rendere popolari le fotografie scattate al mare? Utilizzando le parole chiave giuste. L’analisi di Matteo Flora
Una strada fatta di pannelli modulari in plastica riciclata: si chiama PlasticRoad ed era stata annunciata nel 2015 dall’azienda olandese VolkerWessels. Ora grazie al contributo di due colossi come Total e Wavin, la strada ecologica (ed economica) si appresta a diventare realtà
ArcheoROV è il primo drone acquatico low cost, comandato da remoto e totalmente made in Italy. Oltre a monitorare lo stato di salute delle acque, può anche studiare il comportamento degli animali marini e scattare fotografie nell’acqua, per ricerche sui fondali e documentari
Gli architetti della Shimizo Corporation hanno pensato a un progetto per realizzare un insediamento umano in una sfera sommersa che sfrutta le risorse ancora inesplorate del mare
Robot marini, ma anche bucce d’arance, costumi smart e persino le pecore. Per contrastare l’inquinamento dei nostri mari insomma, ognuno deve fare la sua parte. Ma la tecnologia ci viene in soccorso.
Che siano storie romantiche, d’avventura, noir, o tragicomiche, d’estate tutti siamo portati a leggere di più, soprattutto quando andiamo al mare
A rilevare se le acque dei nostri mari sono pulite ci penserà WaterLab Sat System, un sistema che monitora tratti di costa marina tramite boe satellitari dotate di biosensori. In sole otto ore sono in grado di individuare l’eventuale presenza di batteri pericolosi per la salute.
«Quella zona registra tempeste più forti del Pacifico perciò se resiste qui, può resistere ovunque». Nel Mare del Nord sono iniziati i test di Ocean CleanUp, la tecnologia inventata da Boyan Slat per ripulire gli oceani dalla plastica.
La mutazione dei gusci è cominciata negli anni Settanta ed è causata dalla rapida acidificazione dei mari