In un webinar, il guru della cybercultura e co-fondatore di Wired ha provato a immaginare quali saranno le tecnologie più importanti nel futuro
intelligenza artificiale
Molti gli spunti da un nuovo rapporto della Casa Bianca, sullo stato dell’arte dell’intelligenza artificiale, e ciò che ci riserva il futuro.
Non solo biometria, impronte digitali e riconoscimento dell’iride. L’intelligenza artificiale sta entrando sempre più nelle nostre vite. In Inghilterra, ad esempio, la banca è nel salotto di casa
Per la prima volta un’Intelligenza Artificiale ha “ragionato ” da sola, orientandosi all’interno della metropolitana di Londra come fosse un turista. Gli studi di DeepMind, startup acquisita da Google, sono stati pubblicati su Nature aprendo scenari importanti sull’interazione uomo-macchina.
Dall’esperienza maturata su iCub, l’Istituto Italiano di Tecnologia ha realizzato R1 – “Your Personal Humanoid” – il nuovo umanoide concepito per operare in ambienti domestici e professionali. Abbiamo provato a conoscerlo meglio insieme a Giorgio Metta, vicedirettore di IIT, a capo del progetto R1.
QuicaBot, usando il suo sguardo a infrarossi e numerose telecamere, impiega circa la metà del tempo che un essere umano per ispezionare un edificio. È stato progettato per individuare segni di cedimento, difetti, crepe o altri tipi di anomalie
I dati come il carbone nel 18esimo secolo e diventeranno una nuova forma di moneta. Il mercato varrà centinaia di miliardi, ma solo pochi ci hanno messo le mani. Finora. E uno spazio si apre anche per le startup
L’Università di Houston ha sviluppato un software di Intelligenza Artificiale in grado di leggere le mammografie con un’accuratezza vicina alla perfezione. Permetterà di individuare i falsi positivi e di evitare a molte donne le conseguenze, psicologiche e fisiche, di una diagnosi errata.
Piaccia o no, sempre più robot sono destinati in futuro a sostituirci sul posto di lavoro. Ma per comportarsi come gli esseri umani avranno bisogno di padroneggiare un comportamento chiave: il linguaggio. E non è detto che tutto vada proprio così come lo abbiamo immaginato.
Google vuole mettere l’intelligenza artificiale e il deep learning al servizio del trattamento dei tumori. Tutto grazie a una startup acquisita nel 2014, DeepMind, e un algoritmo.