Si chiama Drinkable Book, letteralmente “libro bevibile”. Arriva dall’America e servirà a rendere potabile l’acqua nei paesi in via di sviluppo, grazie a dei particolari fogli di carta composti da ioni d’argento e agenti antibatterici.
inquinamento
Un artista cinese, in concomitanza con la conferenza sul clima di Parigi, ha deciso di catturare lo smog di Pechino per farci dei mattoni. Si chiama Nut Brother e ha passato 100 giorni immerso nelle polveri sottili per sensibilizzare il mondo sul problema dell’inquinamento cittadino.
Alla Flinders University di Adelaide, in Australia, un gruppo di giovani ricercatori ha inventato un materiale che assorbe il mercurio dall’acqua. Si tratta di un polimero speciale creato dagli scarti dell’industria petrolifera e dagli agrumi.
Trasforma gli scarti dell’industria agroalimentare in una nuova materia prima: una plastica biodegradabile in acqua al 100%. Così la startup bolognese Bio-On è riuscita a quotarsi in borsa ed è pronta a conquistare il mercato estero.
Dopo le piste ciclabili a pannelli solari e le strade fatte in materiale riciclato, arrivano i treni alimentati dal vento. L’Olanda, spinta anche dai suoi cittadini, si conferma leader nel campo delle energie rinnovabili.
L’azienda di Como ha deciso di utilizzare il grafene per le sue portentose capacità di assorbimento. E dopo aver ripulito un lago in Romania, è pronta a far partire la sperimentazione sul lago di Como. “È un superassorbente cinque volte più potente delle tecnologie tradizionali”, dice Giulio Cesareo, ad dell’azienda.
Si chiama Plantoid la pianta artificiale amica dell’ambiente realizzata dagli esperti italiani di microrobotica. Potrà essere usata per la bonifica dei suoli inquinati, ma anche in operazioni di ricerca e soccorso, in campo chirurgico e per l’esplorazione spaziale.