Per il nostro long form domenicale la manager bolognese, Head of Business Development del Financial Times, affronta a tutto tondo il tema dell’evoluzione dei media: “Ben vengano le startup in grado di portare nuove tecnologie e spronare le testate a innovarsi”
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Lanciato il 12 ottobre, partirà da una fanbase già consolidata e promette di espandersi presto su altre piattaforme, da Spotify a TikTok
Attraverso i dati di Extreme, società di consulenza e data analysis, è stato possibile costruire una mappa social di come il nostro Paese ha affrontato e sta affrontando le notizie sul Coronavirus
“Chi oggi ha 25 anni spesso non ha idea di cosa faccia il Parlamento o delle funzioni del premier. I quotidiani si preoccupano troppo di alimentare la polemica politica e non danno spiegazioni. Così i giovani non li leggono”
“Infodemia è una sorta di pandemia della cattiva informazione che poggia sulla strategia di far passare notizie, tante, in modo virulento che andranno a contagiare la gente che non è immunizzata perché non ha la competenza, né si è vaccinata per operare la selezione necessaria”. Lo spiega bene Mazzoli direttrice dell’Istituto per la formazione al giornalismo, che anticipa qualche dato di una loro recente indagine. Mazzoli sarà ospite della prossima diretta di Life il 22 luglio.
Un’epidemia informativa si era già verifica in occasione della Sars e ora è ricomparsa con Covid-19. La soluzione però non arriverà da qualcuno in grado di stabilire il confine tra verità e falsità, ma dalla conoscenza
La tecnologia di Docety può essere usata da enti, università, comuni e istituzioni interessate da chiusure e ordinanze restrittive
L’indagine di Comscore evidenzia atteggiamenti parzialmente diversi dalla vulgata sul tema: al giornalismo è assegnata onestà e credibilità ma per le fase più basse l’informazione è uno stress
La neonata associazione romana apre la call for paper per il suo primo progetto di informazione, divulgazione e condivisione: RomHack. Dal 1 giugno disponibili i biglietti per l’evento
Chi lavora nell’ambito della sicurezza informatica conosce bene l’importanza dell’infosharing e della divulgazione. La scuola è il luogo principale da dove partire per aumentare la cultura della sicurezza, ma la formazione specializzata ai docenti e la gestione dell’ambito ICT nelle scuole, non può essere lasciato alla buona volontà degli addetti ai lavori, dei professori e del personale ausiliario.