Lorenzo Pessini ha 25 anni, una laurea in biologia, una grande passione per il mondo della nutrizione e un profondo legame con la sua famiglia. Dopo che sua madre non ha più potuto bere caffè ha inventato un’alternativa alla caffeina con gli stessi benefici ma con meno effetti collaterali. Assieme a lui Giulia Fratti e Martina La Rosa. Tutti under 30. La loro storia per Venti di futuro
eleonora chioda
Come tutte le idee anche quella alla base di Wayla è nata da una esigenza concreta: avere la certezza di poter tornare a casa la sera quando i mezzi di superficie e non latitano. Il co-founder Mario Ferretti: «Dietro un aeroporto, una nave da crociera ma anche un sistema di trasporto pubblico una vera e propria orchestra logistica»
Matteo Beccatelli a soli 30 anni ha creato un dispositivo capace di leggere lo stress di alberi e arbusti, permettendo agli agricoltori di intervenire in tempo così da salvare le colture. Col fratello Tommaso, che di anni ne ha 25, ha lanciato la startup Plantvoice. «La sensoristica attuale perde qualcosa di essenziale: “l’umanità” della pianta, l’essere vivente che c’è sotto foglie e corteccia». La nuova storia della rubrica Venti di futuro
Cinque ragazzi, tutti giovanissimi, tutti professionisti nel campo della salute, che con i loro video sui vaccini, gli attacchi di panico, l’alimentazione e l’importanza degli screening raggiungono milioni di utenti al mese. La loro missione? Diffondere la cultura della prevenzione in modo divertente. «La salute è anche determinata dalle scelte individuali che facciamo». La nuova storia di Venti di futuro
A 14 anni Mirko Cazzato ha fondato un movimento contro i bulli che è diventato un’associazione no profit attiva nelle scuole. «Abbiamo capito che stavamo facendo qualcosa di unico: questo ci ha dato la forza di non mollare»
Con la nostra rubrica Venti di Futuro da tempo raccontiamo gli zoomer innovatori. Ma come sono davvero gli under 30? In occasione del decennale dei Myllennium Award arriva la fotografia di Ipsos: hanno le idee chiare e il 74% di loro si dice felice
Francesco Piccoli è cresciuto tra «pannocchie e granoturco, dove non succedeva mai nulla». Ma la sua passione per la tecnologia lo ha portato negli USA. Oggi ha la sua startup nel cuore del quartiere finanziario di New York. Ma non ha dimenticato l’Italia: lo scorso anno ha organizzato un evento per insegnare alla polizia come fare investigazioni nel mondo delle cripto
È under 30, ma Andrea Zorzetto ha già alle spalle una carriera incredibile avendo lavorato per il governo inglese e per quello francese. Dopo aver portato in Italia Plug and Play, l’idea di Peoplerank, piattaforma che recensisce gli attori dell’ecosistema dell’innovazione. «Chiunque è allo stesso tempo recensore e recensito»
Dopo averla inventata Jacopo Sandonà non avrebbe mai pensato di farne un lavoro. La curiosità altrui lo ha convinto ad aprire un profilo Instagram: «Il primo ordine è arrivato dalla Lapponia. Non ci potevamo credere. Pubblichiamo tre reel a settimana, alcuni fanno milioni di visualizzazioni»
Claudio Piazzai ha soltanto 22 anni e ha conosciuto il suo socio Jonathan Polotto sui social. Oggi insieme lanciano palloni nella stratosfera a un’altitudine compresa dai 10 ai 50 chilometri. Obiettivo: realizzare la prima costellazione europea per la ricerca scientifica e le telecomunicazioni. «Stiamo chiudendo un seed da 2 milioni con fondi tedeschi e italiani»