Secondo il rapporto sulle richieste di censura da parte dei governi, c’è un’escalation di domande. Russia e Germania in cima alla classifica.
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Grazie a Kiwix chiunque può scaricare agevolmente la versione dell’enciclopedia online nella propria lingua. Intanto Wikipedia rispedisce al mittente le pressioni del governo moscovita, nonostante l’arresto di un redattore e il rischio censura
Pechino controlla e seleziona in modo capillare le pubblicazioni sui media e sui social network, specialmente in tempo di Coronavirus. La piattaforma di Microsoft è, almeno per ora, l’unico modo per comunicare liberamente
Immagini oscurare sull’enciclopedia libera: l’obiettivo, oltre al complesso della direttiva, è la mancata estensione della libertà di panorama a tutti i Paesi Ue
L’indiscrezione dagli States: l’azienda di Mountain View starebbe lavorando a una versione del proprio sistema capace di oscurare le voci non gradite al governo cinese
Mancano due mesi al voto più importante per la riforma del copyright al parlamento europeo. In gioco c’è la libertà di Internet per come lo conosciamo
Il Governo avrebbe deciso: stop ai servizi Virtual Private Network all’interno dei confini nazionali. Fino a oggi erano l’unico strumento per i cittadini per navigare in Rete senza filtri
Bullismo, hate speech, offese religiose, sono bannate dal codice etico della piattaforma secondo regole talvolta curiose: è possibile pubblicare la foto di un personaggio famoso mentre fa la pipì
Xiaoice, chatbot cinese con più di 20 milioni di utenti registrati, si rifiuta di rispondere a domande storiche che riguardano i fatti di Piazza Tienanmen. Ma la censura gli impedisce di parlare anche di Trump, Xi Jinping e del Dalai Lama.
L’Iran la chiama la Rete web nazionale; una rete di alta qualità, con connessioni ad alta velocità e a basso costo per gli utenti, ma più esposta alla censura