“E tu, che lavoro sei?” è lo spettacolo teatrale messo in scena dalla compagnia “I figli di Estia”, nata all’interno del penitenziario milanese: un’iniziativa per riflettere sul tema della professione come definizione dell’identità
carcere
All’interno della casa di reclusione di Milano Bollate i detenuti hanno la possibilità di apprendere o riappropriarsi della cultura del lavoro, entrando anche in contatto tutti i giorni con la clientela esterna, che qui viene a pranzo e a cena
All’interno della casa di reclusione milanese l’attività di recitazione dei detenuti è un mezzo di dialogo con l’intera comunità
Il Politecnico di Milano ripensa gli spazi del carcere attraverso il progetto ‘Laboratorio Carcere’, un percorso di ricerca che prosegue dal 2014 con l’obiettivo di rendere più funzionali gli spazi delle strutture penitenziarie e di favorire la ricostruzione dei legami interrotti tra gli autori di reato e la società.
800 fotografie esposte al PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano per raccontare la vita nelle carceri milanesi attraverso lo sguardo di 60 detenuti e 40 agenti di polizia penitenziaria
Gruppo Mediobanca Sport Camp all’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria di Milano: per il sesto anno consecutivo il camp multisport organizzato con il coordinamento del CUS Milano Rugby A.s.d e la partecipazione dei volontari del gruppo
Lo sport come aiuto concreto per responsabilizzare i detenuti. Il professor Andrea Di Franco ci ha raccontato il progetto
Un programma di recupero per i detenuti del carcere di Rebibbia, a cui si insegna un mestiere da usare una volta usciti. In questa direzione va Caffè Galeotto, una torrefazione dentro le mura di Rebibbia, che oggi impiega sette carcerati
Oltre mille persone, da Milano ed ora in tutta Italia, che costituiscono le Brigate Volontarie per l’Emergenza, si sono organizzate per aiutare, sostenere e non lasciare sole le persone invisibili ma ben presenti in ogni grande città d’Italia durante il lockdown e non solo.
Il nuotatore che ha vinto 7 medaglie paralimpiche è tornato per il quarto anno al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano: “Ogni volta si tratta di un’esperienza molto forte. Entriamo in acqua e iniziano le staffette. I ragazzi si divertono molto e vogliono fare gare e sfidarmi. Io mi presto volentieri ma … devono arrendersi vinco sempre io”. L’intervista.