A rilevare se le acque dei nostri mari sono pulite ci penserà WaterLab Sat System, un sistema che monitora tratti di costa marina tramite boe satellitari dotate di biosensori. In sole otto ore sono in grado di individuare l’eventuale presenza di batteri pericolosi per la salute.
ambiente
«Quella zona registra tempeste più forti del Pacifico perciò se resiste qui, può resistere ovunque». Nel Mare del Nord sono iniziati i test di Ocean CleanUp, la tecnologia inventata da Boyan Slat per ripulire gli oceani dalla plastica.
La Via Lattea? Solo un ricordo. Un terzo della popolazione mondiale, infatti non può più vederla a causa dell’inquinamento luminoso. Un fenomeno purtroppo sottovalutato e che pare destinato a peggiorare.
L’idea delle TreeWiFi arriva da Amsterdam. Quando l’inquinamento cala, le casette si illuminano di verde e premiano i cittadini con il WiFi gratuito intorno all’albero. Se non cala, niente WiFi. Così alcuni ragazzi olandesi cercano di sensibilizzare la popolazione sul tema ambiente, premiandola.
Sfruttando il ricircolo dell’aria, e non richiedendo energia dall’esterno, The Breathe è il tessuto hi-tech in grado di rendere più salubri gli ambienti interni ed esterni
Meno zuccheri, grassi ridotti in 73 prodotti, smart working, Treno del Grano (3.300 camion in meno), gas serra ridotto, persino stampanti 3D. E’ il rapporto di sostenibilità Barilla (che chiude il fatturato 2015 a +2%)
Cinque ragazzi italiani, una startup, un crowdfunding: ecco il fornello da campeggio che funziona solo con rametti e senza emissioni di CO2. Risparmio e rispetto dell’ambiente assicurati
Carmen Hijosa, designer spagnola, ha sperimentato il materiale Piñatex derivato dalle foglie di ananas per la produzione di scarpe e borse. Costa poco, rispetta l’ambiente ed è resistente
Nascerà vicino a Delhi e sarà costituito da una serie di orti verticali, vere e proprie torri costruite per ospitare giardini e abitazioni su più livelli. Obiettivo: dimostrare che è possibile coniugare edilizia con alti livelli di comfort e rispetto dell’ambiente.
Le ha inventate uno studente islandese. Fatte con acqua e agar, sottoprodotto tratto dalla lavorazione dell’alga rossa, queste bottiglie vogliono diminuire la presenza della plastica nel mondo. E possono anche essere mangiate.