Nuova tappa del tour alla scoperta di startup, spinoff, incubatori e centri di innovazione. Martulli (Materahub): “Le imprese innovative lucane stanno crescendo in tutti i comparti”. La regione, che deve recuperare un forte gap infrastrutturale, ha già investito 18 milioni di euro in cluster tecnologici e progetti di ricerca e sviluppo
Il nostro viaggio tra le startup del Paese è arrivato al Sud e fa la sua prima sosta in Basilicata. Terra ad alto potenziale di crescita e sviluppo, ricca di cultura, storia, bellezze paesaggistiche e soprattutto risorse. Non dimentichiamo infatti che vi si trova il più grande giacimento di idrocarburi d’Europa, le cui compensazioni ambientali, da ottobre 2022 azzereranno il costo dei consumi di gas nelle bollette di tutti i lucani ma non in quelle delle imprese. In un periodo simile, non è affatto poco.
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Con le sue 168 startup e pmi innovative, 123 nella provincia di Potenza e 45 in quella di Matera, la Basilicata è al quinto posto per numero di aziende innovative ogni 100mila abitanti in Italia. Al diciottesimo nella classifica delle regioni italiane, se si considera il dato numerico assoluto. Ma con due note positive: Potenza al 6 posto per densità di startup tra le province italiane e un tasso di creazione di imprese innovative tra i più alti d’Italia. (Fonte: ricerca condotta dal Ministero dello Sviluppo economico quarto trimestre 2021).
I numeri dell’innovazione
A Matera, industria culturale e creativa insieme al turismo, sono i settori trainati dell’innovazione (il 25,5% delle startup opera in questi due campi grazie al successo di Matera capitale della Cultura 2019). Seguono quello dell’ICT e dell’informatica (19,8%), delle bioenergie e bioeconomia (16,3%), e dell’agritech e food (13,5%). Nella provincia di Potenza la fanno da padrone il settore dei servizi alle imprese e dell’ICT (22,6%), delle bioenergie e bio economie (15,3%), della domotica e dell’automotive (14,5%), dell’agritech e del food (14 %) e della salute (8,2%).
“Le cinque aree di specializzazione intelligente (aerospazio, automotive, bio economia, energia, industria culturale e creativa) hanno determinato un importante sviluppo di startup innovative”
Per quanto riguarda il fatturato annuo, 53 startup lucane si posizionano nella fascia compresa tra 50mila e 100 mila euro, 25 in quella tra 100mila e 500 mila euro, 10 in quella tra 500 e 1 milione di euro e 8 superano il milione di euro.
“Le prospettive e il virtuosismo dei giovani lasciano ben sperare in un vero nuovo rinascimento”
Un ecosistema in crescita
Un ecosistema giovane, quello lucano, che sta crescendo posizionando l’innovazione lungo la catena di valore, con strategie volte a favorire una maggiore integrazione delle filiere produttive lucane e il capitale umano e di risorse naturali sottoutilizzato. Questo grazie alla stretta collaborazione tra attori pubblici e privati che ha avuto un’accelerazione nell’ultimo anno.
“La Basilicata sta cercando di recuperare un gap infrastrutturale che pesa come un macigno sulle prospettive di sviluppo”
Partner istituzionali (Regione Basilicata e la sua società finanziaria in house Sviluppo Basilicata), l’Università di Basilicata, i centri di ricerca presenti sul territorio lucano (istituti del Cnr, Enea, Alsia, Crea e Consorzio Train), incubatori e acceleratori (l’unico certificato in Basilicata è Serea, ma ci sono altri soggetti privati molto attivi come, ad esempio, Basilicata Creativa), grandi aziende private (Eni) e altri attori come Fondazione Giacomo Brodolini, collaborano attivamente per far decollare a livello nazionale e internazionale un territorio ad alto potenziale di crescita.
Le iniziative pubbliche e private
Cinque sono i cluster su cui punta l’innovazione lucana: aerospazio; automotive, bioeconomia, energia, industria culturale e creativa (che comprende anche il turismo). Un ulteriore strumento da usare per accelerare l’innovazione e l’internazionalizzazione della regione è nato a inizio 2022: IncHUBatori, in sinergia con Sviluppo Basilicata, con il supporto scientifico dell’Università di Basilicata e l’accompagnamento della Fondazione Giacomo Brodolini.
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Sono 18 i milioni di euro (fondi europei) già investiti in questi ultimi due anni dalla Regione Basilicata per il sostegno alla creazione e sviluppo dei cluster tecnologici e per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo (avviso Cluster e avviso Cores).
E non mancano le iniziative private. Si è conclusa pochi giorni fa (il 29 agosto) Basilicata Pitch2Pitch, la call for innovation promossa da Joule, la scuola di Eni per l’impresa in Basilicata, a tema agritech-agroenergia con l’obiettivo di supportare soluzioni tecnologiche innovative che abbiano come focus principali la tutela e valorizzazione delle specie animali e vegetali, il risparmio delle risorse, l’efficientamento dei processi e la commercializzazione di prodotti per lo sviluppo sostenibile della filiera agricola. L’iniziativa, sostenuta dal Dipartimento delle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, vede la collaborazione anche della Fondazione Politecnico di Milano, PoliHub (l’Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano) e ALSIA (Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, ente della Regione Basilicata per la ricerca e il trasferimento delle innovazioni in agricoltura e nell’agroalimentare). Iniziativa riproposta per il secondo anno consecutivo, dopo il successo del 2021.
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Un ecosistema in crescita e con grandi ambizioni, quindi, quello lucano. E con fondi, strumenti, attori, capitale umano e di risorse naturali non indifferente. I semi dell’innovazione sono stati piantati in regione. Solo il tempo ci dirà se, uniti a costanza e competenza, saranno in grado di sbocciare dando vita a un florido vivaio capace di competere a livello nazionale e internazionale.
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La sfida delle risorse europee da spendere al meglio
Insieme a Luigi Martulli, presidente del Consorzio Materahub – Industrie Culturali e Creative, dal 2014 host italiano della Creative Business Cup (la competizione internazionale che premia le idee innovative) e partner di diversi progetti europei (tra cui Erasmus+, Cosme, Interreg), abbiamo analizzato i punti di forza e debolezza del giovane ecosistema lucano, con uno sguardo rivolto al futuro.
“È necessario utilizzare al meglio le risorse europee. La regione è in coda per la gestione dei fondi della precedente stagione, con risorse mai spese”
Punti di forza e debolezza
“La Basilicata e le sue imprese innovative hanno evidenziato negli ultimi due anni una crescita positiva in tutti i comparti – racconta a StartupItalia Luigi Martulli -Sicuramente ha contribuito l’adozione di una strategia di ricerca e innovazione basata sulla logica della specializzazione intelligente meglio definita S3. Le cinque aree di specializzazione (aerospazio, auto motive, bio economia, energia, industria culturale e creativa) hanno determinato un importante sviluppo di startup in questi ambiti. Gli effetti positivi del percorso di Matera Capitale Europea della Cultura, che dura da oltre 10 anni, hanno determinato una nuova energia e coscienza in giovani, cittadini, imprese, istituzioni. Tutti sono stati coinvolti in un processo di grande collaborazione e progettazione dello sviluppo dei territori. Le prospettive e il virtuosismo dei giovani lucani lasciano ben sperare in un vero nuovo rinascimento”.
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“Non mancano, tuttavia, i problemi che ostacolano o rallentano la creazione di nuove imprese e l’innovazione delle pmi esistenti che a fatica guardano a nuovi investimenti – fa notare il presidente di Materahub – Le difficoltà riguardano i mali antichi del nostro Paese: alta burocrazia, alto costo del lavoro, mancanza di personale specializzato, una classe dirigente non sempre attenta e lungimirante e infrastrutture inadeguate. La Basilicata sta cercando di recuperare questo gap che pesa come un macigno sulle prospettive di sviluppo”.
“Fare rete, coinvolgere giovani talenti e territorio, devono essere i fari che illuminano il cammino dell’innovazione e dell’internazionalizzazione lucana: ha funzionato per Matera i cui Sassi da problema sono diventati risorsa”
Prospettive future
“Se la Basilicata non vuol perdere il treno dello sviluppo legato all’innovazione, è necessario che utilizzi meglio le risorse europee, soprattutto ora che siamo agli inizi della nuova programmazione 2021-2027 – continua il responsabile italiano della Creative Business Cup – È in coda per quanto riguarda la gestione dei fondi della precedente programmazione 2014-2020 con ingenti risorse non spese. Anche i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) rappresentano un’occasione unica per lo sviluppo e l’ammodernamento dell’ecosistema innovativo della regione. Basta non partire in ritardo per non perdere quanto di buono costruito nell’ultimo anno con la strategia S3″.
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“Fare rete, coinvolgere i giovani talenti lucani e il territorio, devono essere i fari che illuminano il cammino dell’innovazione e dell’internazionalizzazione lucana – consiglia Martulli – Ha funzionato per Matera i cui Sassi (oggi patrimonio dell’Unesco) da problema sono diventati risorsa. Sono sicuro che, se applicato correttamente, porterà benefici a tutto il tessuto produttivo lucano. La regione ha ancora tante gemme nascoste da far scoprire al mondo”.
Le startup della Basilicata. Naviga la lista [in aggiornamento]
Sulla base del registro delle Imprese della Camera di Commercio e sulle segnalazioni che abbiamo ricevuto in questi ultimi mesi abbiamo stilato la lista delle startup innovative più influenti nell’ecosistema lucano per mappare il nostro Viaggio in Italia. Come nella filosofia della nostra redazione, è un articolo aperto e aspettiamo le vostre segnalazioni: scriveteci nella nostra mail [email protected]
- Agribiosana, di Pietragalla (PZ), si occupa di progettazione, allestimento, cooperazione e collaborazione, sviluppo di tecnologie, promozione e commercializzazione di prodotti e servizi in campo agricolo;
- Alkimia energie, di Matera, si occupa di attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione di soluzioni innovative finalizzate alla realizzazione di sistemi di diagnostica predittiva su impianti da fonti rinnovabili e sistemi energetici;
- Antincendio, di Matera, propone servizi innovativi di sicurezza antincendio grazie all’integrazione e attuazione del know – How legato aa una nuova tecnica, oggetto di tre brevetti;
- Applica, di Matera, opera da anni nel campo dello sviluppo software e hardware;
- Arkigo di Lagonegro (PZ), eroga servizi innovativi, personalizzati e in remoto, nell’ambito della consulenza in materia di design e arredo;
- Benchsmart, di Potenza, offre, anche attraverso una piattaforma web, un supporto informativo e decisionale per il monitoraggio di consumi e spesa energetica, la gestione delle utenze, la selezione degli edifici da sottoporre a interventi di efficientamento;
- BioAgrimar, di Genzano di Lucania e Cancellara (PZ), attiva nel campo dell’agritech e del bio;
- Brainin, di Matera, realizza software su misura, con una forte relazione tra la componente visiva (UX/UI) e la tecnologia;
- Broxlab, di Potenza, è una startup di servizi specializzata nel supportare enti ed organizzazioni, sia pubbliche che private, su tematiche di particolare rilevanza strategica strettamente funzionali al perseguimento delle relative finalità istituzionali e di sviluppo competitivo;
- Cervellotik, di Potenza, opera nel settore dell’on line education e propone prodotti e servizi innovativi per l’istruzione, la formazione e l’orientamento;
- Code architects automation, di Matera, si occupa di di ricerca e sviluppo sperimentale di un prototipo di sistema odometrico contacless per immagini da utilizzarsi in veicoli industriali molto compatti e omnidirezionali;
- Coing, di Matera, si occupa di progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti, servizi e processi innovativi ad alto valore tecnologico;
- Comunica.live, di Potenza, si occupa di progettazione e implementazione di sistemi di comunicazione unificata dedicati alle imprese che vogliono ottenere un vantaggio competitivo sfruttando in maniera adeguata le TLC;
- Digistone, di Matera, atelier del digitale;
- Doconline, di Potenza, si occupa di allestimenti e soluzioni multimediali;
- Eco design, di Melfi (PZ), offre servizi di consulenza nella pianificazione e progettazione di costruzioni residenziali pubbliche e private nel campo dell’ingegneria simica, della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico;
- Egm project, di Potenza, offre soluzioni ingegneristiche innovative servizi di gestione degli adempimenti normativi;
- Egoitaliano, di Matera, attiva nel campo dell’arredo e dell’eco desing
- Evolve group, di Ruvo del Monte (PZ), produce e gestisce applicazioni web e software per l’erogazione di servizi innovativi a favore dei saloni di barbieri e parrucchieri;
- Eulotech, di Matera, si occupa di analisi, progettazione, organizzazione, tecnologia, documentazione e fornisce soluzioni software;
- Frantoio Biscione, di Cancellara (PZ), attivo nell’innovazione in campo olivicolo;
- Graffiti for smart city, di Salandra (MT), installa mosaici intelligenti nelle più grandi;
- Greenlab, di Potenza, si occupa di transizione energetica ed è specializzata nella creazione di valore sostenibile nel lungo periodo con la concretizzazione di progetti nel settore delle energie rinnovabili;
- Insursoft, di Potenza, realizza software in ambito gestionale, commerciale (B2B e B2C) e business intelligence, siti web e connettori;
- Ivert, di Matera,crea soluzione hardware e software, basate sulla tecnologia blockchain, per la marcatura temporale e la memorizzazione di informazioni digitali;
- La Fiorita, Matera, attiva nella sperimentazione agritech e agroenergie;
- Matera Inerti, di Matera, opera nel settore estrattivo e ha brevettato un metodo per l’applicazione degli smart materials per il miglioramento del calcestruzzo;
- Materiac, di Matera, offre attività di servizi innovativi nel campo della ristorazione;
- Myav, di Potenza, opera come system integrator, realizzando software e sistemi informatici altamente innovativi, tesi al process development in ambito retail;
- My smart, di Matera, si occupa di consulenza alle imprese per l’adozione dei paradigmi 4.0 e supporto alla ricerca e sviluppo in ambito ICT;
- New pharma, di Irsina (MT), realizza e commercializza sul web prodotti parafarmaceutici e cosmetici;
- Paciolo, di Potenza, offre servizi di gestione digitale alle aziende;
- Pasticci, di Pisticci (MT), si occupa di sviluppo,produzione e commercializzazione di prodotti e servizi innovativi ad alto valore tecnologico nel settore gastronomico;
- Promarsis, di Rivello (PZ), produce e sviluppa applicativi erp (enterprice resourse planning);
- Quattro vision, di Matera, svolge attività di progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di impianti e sistemi di automazione industriale che utilizzano tecnologie avanzate ad alto contenuto innovativo;
- Scai Comunicazione, di Potenza, idea ed organizza eventi digitali online;
- Sentinella, di Castelluccio Inferiore (PZ), fornisce apparecchi brevettati tecnologici di ultima generazione;
- Stella all in One, di Matera, gli aspetti di innovazione sono legati alle privative industriali collegate alla gestione della compliance;
- Taiga, di Potenza, si occupa di consulenza, ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti, servizi e soluzioni ad alto potenziale innovativo;
- Tancredi, di Potenza, produce software finalizzati alla realizzazione di impianti idraulici e termo-idraulici, elettrici e solari attraverso l’utilizzo di soluzioni domotiche e tecnologie informatiche;
- Tbox chain, di Potenza, ha realizzato un sistema di certificazione delle recensioni online strutturato su tecnologia blockchain;
- Theeg domotica, di Matera, si occupa di ricerca e sviluppo e prototipia e logistica;
- Traccia, di Matera, opera a livello nazionale nel settore dell’informatica. La sua attività si concentra nell’assistere aziende ed enti che intendono affrontare con successo importanti processi di cambiamento tecnologico;
- Ville & loft, di Tito (PZ), si occupa di arredo d’interni;
- Wtech, di Vaglio Basilicata (PZ), si occupa di transazione energetica e di attività di gestione, controllo e manutenzione in remoto di impianti, attraverso l’utilizzo di una piattaforma software di proprietà.