Giovedì il nostro StartupItalia Open Summit fa tappa a Cagliari presso Sa Manifattura. Tra gli speaker anche Alice Soru, CEO di Open Campus. Dalla camperista di Bilbao alla coppia di inglesi arrivati nel capoluogo sardo per caso: l’hub dell’innovazione attrae innovatori locali ed esteri
Giovedì vi aspettiamo dal vivo a Cagliari per la nuova tappa sarda dello StartupItalia Open Summit 2023, live da Sa Manifattura in viale Regina Margherita 33. People è il tema di questa edizione. Una giornata imperdibile con tutti i protagonisti dell’innovazione. Insieme per declinare nuove pagine di futuro. Leggi il programma della giornata e iscriviti per partecipare dal vivo.
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Cagliari non è soltanto una meta sempre più gettonata dai turisti ma anche un luogo dove lavorare in tranquillità dinanzi al mare godendosi il meraviglioso panorama che la natura offre, senza pagare il biglietto. A Cagliari, Open Campus dal 2013 ha aperto le porte agli appassionati di digitale mettendo le basi per la creazione di uno spazio a sostegno e a supporto dell’innovazione tecnologica e sociale del territorio. Qui Alice Soru, con tanta grinta e passione, accoglie coloro che sono alla ricerca di un coworking dove potersi confrontare e imparare dallo scambio con l’altro. La CEO e cofounder del Campus parteciperà a SIOS23 Sardinia Innovation&Lifestyle, lo StartupItalia Open Summit.
«Dalla laurea in Archeologia Classica sono finita a occuparmi di innovazione e digitale – dichiara la CEO – Nel 2013 ho scoperto il coworking e me ne sono innamorata. Da allora, sviluppo e gestisco le attività di Open Campus, che ho fondato assieme a Stefano Casu e cerco di costruire progetti dove la tecnologia sia uno strumento a servizio delle persone». E proprio all’interno dell’hub non arrivano soltanto cagliaritani ma anche tanti stranieri e italiani che scelgono proprio Cagliari per fare nuove esperienze. A volte si tratta di un periodo di tempo limitato, altre si pensa che sarà una meta momentanea ma, poi, se ne viene rapiti.
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Open Campus, meta di innovatori
Dal 2016 Open Campus è una s.r.l. indipendente che, in partnership con Tiscali, opera su tre principali linee di business, tra loro integrate e sinergiche: la gestione dello spazio di coworking, l’erogazione di corsi di formazione con la sua Academy, la progettazione e realizzazione di eventi e percorsi di Open Innovation per aziende ed enti che vogliono affrontare le sfide della contemporaneità con lo sguardo dell’innovazione. «Siamo una grande community che favorisce la nascita di sinergie e collaborazione, non ponendosi limiti ma traendo benefici proprio dallo scambio di energie e contaminazioni tra persone e realtà differenti – spiega Alice – Farne parte significa incontrare ogni giorno una persona diversa, disporre di una rete collaborativa, che condivide idee e valorizza competenze diverse per creare nuove opportunità di crescita professionale. Significa vivere un luogo dove lavorare, crescere e fare rete».
E a far parte di questa rete sinergica dove c’è arriva, chi va e chi resta, non sono soltanto i cagliaritani. «Soprattutto dopo l’emergenza sanitaria abbiamo ospitato diversi “nomadi digitali”: coloro che hanno apprezzato e scelto la nostra isola per vivere un’esperienza professionale e personale diversa e stimolante, spinti sempre dalla ricerca di qualcosa di innovativo», continua Alice.
Prendi qui i primi biglietti early bird per SIOS23 Sardinia
Nomadi digitali in Sardegna
Tra gli ultimi che sono approdati nell’hub innovativo cagliaritano ci sono:
- Francesco Lateano, modenese amante del surf. Ha scelto Cagliari per frequentare un corso, e poi ha deciso di rimanere. Da un anno vive sull’isola e lavora totalmente da remoto come consulente per l’’Agenzia per l’Italia Digitale. Dalla scorsa estate frequenta con entusiasmo Open Campus;
- Emiliano Gagliardi, ingegnere informatico proveniente dal Trentino è da poco arrivato nel capoluogo sardo. Anche lui lavora in fully remote nel suo settore. Da sempre attento all’innovazione e alla ricerca di sinergie e collaborazioni, Emiliano ha recentemente scoperto il Campus e ne è rimasto piacevolmente sorpreso;
- Amaia Baz Iriarte, spagnola di Bilbao, è una vera e propria “nomade digitale”. Alla guida del suo piccolo camper super accessoriato, viaggia per il mondo grazie allo smartworking. Amaia lavora in un’azienda che gestisce campi da golf ed è stata ospite di Open Campus lo scorso aprile. «Ne è rimasta molto entusiasta e quando se ne è andata si stava dirigendo ad Alghero, alla scoperta di un’altra delle mete più gettonate della Sardegna – racconta Alice – È stato davvero molto piacevole conoscere una persona piena di entusiasmo e passione come lei, sempre alla ricerca di nuovi stimoli verso nuovi orizzonti».
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- Luigi Laetza è campano ma il viaggio ce l’ha nel sangue. Trascorre, periodicamente, alcuni mesi in Brasile, terra di origine della moglie e lo scorso anno è arrivato in Open Campus, dove si è trattenuto per diversi mesi. Amante dei viaggi e dell’informatica, da programmatore ha scelto lo spazio cagliaritano come base per un certo periodo di tempo. Chi sa se tornerà a farne parte in futuro;
- Melvin Salas è un collega di Luigi Laetza ma viene dalla Costa Rica. «È finito a Cagliari per puro caso, dopo aver perso la coincidenza per Malta, dove vive e studia inglese – ci racconta Alice – E ha approfittato dell’occasione per venire a conoscerci».
Open Campus è un hub molto gettonato da coloro che vogliono toccare con mano l’innovazione. «Da noi spesso arrivano stranieri che sono di passaggio; per esempio la scorsa settimana ha lavorato qui una coppia di Londra che ha scelto di unire l’utile al dilettevole – conclude Alice – Immersi a metà tra una vacanza e lo smartworking, si sono trattenuti per qualche giorno. Ma non sono gli unici e siamo sempre pronti ad accogliere coloro che capiscono e apprezzano il potenziale che l’hub porta non solo all’isola ma alla singola esperienza, personale e professionale».