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Per la prima volta 3 acceleratori milanesi si confrontano in un’unica location. Tra i requisiti vincenti: la portata innovativa, l’originalità e l’eterogeneità dei team selezionati
Una challenge dedicata ai migliori studenti di 3 Università milanesi: la Bocconi, il Politecnico e la Statale di Milano. La University Startup Challenge (USC) organizzata dall’Entrepreneurship Club Polimi e dall’Entrepreneurship Club Bocconi in collaborazione con Bocconi for Innovation (B4i), PoliHub e Fondazione Unimi, ha visto alternarsi imprenditori, investitori e idee innovative per due weekend, a partire dal 24 marzo. Gli studenti hanno proposto una serie di idee, presentato progetti e sono cresciuti grazie all’aiuto dei mentor e dei workshop organizzati. A vincere sono stati sei team. Tra questi: Greenwide ha vinto il premio consegnato da Anna De Stefano, angel investor member di IAG; BT Energy per la sezione “Money”; Miradouro il premio Fondazione UNIMI; Notchatgpt i premi Bocconi For Innovation e Prysmian; Oscar il premio Polihub e, infine, Eco Power si è aggiudicata il riconoscimento di A2A. I team selezionati hanno la possibilità di accedere ai programmi altamente selettivi di PoliHub, B4I e Fondazione Unimi e di partecipare a una serie di stage.
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I risultati della Challenge
La call, che ha riunito, per la prima volta nel panorama milanese, i 3 maggiori acceleratori universitari di Milano, ha riscontrato un grande successo in questa seconda edizione sin dall’inizio. «Le aspettative sono state più che soddisfatte, con molte persone interessate alla Startup Challenge – hanno commentato Dariia Komarova, presidente di Entrepreneurship Club Bocconi e Arianna Attard, vice presidente dell’Entrepreneurship Club Polimi – L’anno scorso abbiamo registrato circa 180 partecipanti, quest’anno più di 300 iscritti con 250 candidature presentate già nei primi giorni dalla pubblicazione. I team hanno saputo presentare i propri progetti nel modo migliore ed è stata una grande occasione di confronto utile per fare network, non solo tra studenti ma anche tra corporate e partner». Tra i partner della Challenge ci sono gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, e Jecomm, associazione imprenditoriale dell’Università Statale. Tra gli ospiti: Randstad, HelloFresh, Illuminem, A2A, Prysmian Group, Green e Selea. Il tema della sfida di quest’anno, proposto dallo sponsor A2A, è stato “Promuovere comportamenti sostenibili tramite l’innovazione nei consumi degli utenti finali”.
Le startup premiate sono state in grado di proporre nuovi modelli di business e soluzioni innovative per sensibilizzare i clienti al consumo energetico sostenibile, con il fine di creare un impatto positivo economico e ambientale e sostenere la transizione energetica a livello individuale e di comunità. I mentor, provenienti da Impact Consulting Milan e da Entrepreneurship Club – School of Management Polimi, assieme alla giuria composta da tutti i partner dell’evento, hanno selezionato le migliori. «Sono state premiate la portata innovativa, l’originalità e l’eterogeneità dei team che hanno partecipato. Il fatto di avere coinvolto 3 acceleratori con i suoi studenti in una sola location è stata un’idea unica perché, finora, non lo ha fatto nessuno a Milano – commentano Dariia e Arianna – L’anno scorso hanno partecipato la Bocconi e il Politecnico; quest’anno siamo riuscite a portare a bordo anche la Statale. Si pensi che erano presenti studenti del primo come del quinto anno di corso. Alcuni non hanno mai avuto a che fare con una startup ma hanno partecipato per potervi entrare in contatto e imparare. In particolare, i più giovani hanno conosciuto questo mondo e le skills richieste, mentre coloro che erano in uno stadio più maturo hanno avuto modo di dare visibilità ai propri progetti».
La sfida di Dariia e Arianna
Dariia e Arianna si sono occupate in prima persona dell’organizzazione della challenge. Le difficoltà ci sono state ma, allo stesso tempo, la voglia di superarle ha prevalso. «Ci sono state richieste competenze di livello professionale ma noi siamo una rete di studenti, alcuni al primo anno – spiegano le due studentesse – Abbiamo fatto un grande lavoro, mettendoci del nostro meglio per comunicare l’iniziativa nel modo migliore all’interno e all’esterno del nostro team. È stata l’occasione giusta per fare network non solo tra 3 associazioni e 3 acceleratori, ma anche tra le due corporate che ci hanno supportato per tutta la durata del progetto: A2A e Prysmian. Un network che presenta tutti i presupposti per poter evolvere. Il prossimo anno replicheremo senz’altro e speriamo di portare a bordo anche altre Università con le quali abbiamo già iniziato a prendere contatti».